Abbandonata nel cortile di una casa chiusa a chiave, dove nessuno sarebbe andata a cercarla. Senza nemmeno la possibilità di provare a scappare verso acqua e cibo, verso qualcuno che la salvasse. Questo l’incubo vissuto da una cagnolina a Santa Margherita di Belice (AG), che ieri i volontari dell’associazione Oasi Ohana hanno tratto in salvo.
Tutto era iniziato quando una signora aveva ottenuto in adozione, da un’associazione catanese, una cucciola. La donna, successivamente, da Catania si era trasferita a Santa Margherita di Belice, in una casa in affitto. Fino a quando aveva poi deciso di lasciare la Sicilia per la Puglia. A quel punto aveva richiamato le volontarie catanesi, dicendo loro di riprendersi la cucciola perché doveva partire. La scioccante risposta delle volontarie era stata che loro non l’avrebbero ripresa, che non potevano far niente, e che sarebbe finita in un canile.
La donna non ci ha pensato due volte: come se niente fosse, come se si trattasse di un vecchio televisore o di un frigo, ha chiuso a chiave la casa, con dentro il cane, ed è partita per la Puglia. Grazie a Noemi Maggio e Viviana Barbera, che stavano monitorando la situazione, si è riusciti a fornire acqua e cibo alla povera cagnolina, che solo ieri, finalmente, è stata tratta in salvo dai volontari dell’Oasi Ohana, il rifugio fondato sei anni fa da Chiara Calasanzio e che attualmente accoglie circa 100 cani.
“Questa storia ci insegna due cose: la prima è che gli esseri umani sono capaci di tutto, anche di lasciare un cane, con cui fino al giorno prima si è condivisa la vita, a morire di stenti. L’altra è che il volontariato è una cosa seria, e che o si fa bene o non si fa: noi, come Ohana, ci facciamo sempre carico anche del post adozione, e se purtroppo qualcosa non funziona, riprendiamo il cane, perché la sua vita e il suo benessere sono le cose più importanti: non ci si può lavare le mani e lasciare un cane al suo destino” ha commentato Chiara Calasanzio.
Questa mattina Chiara si è recata alla caserma dei Carabinieri per sporgere denuncia contro la signora: il nostro ordinamento giuridico prevede e punisce l’abbandono degli animali con l’applicazione dell‘articolo 727 del Codice Penale: “Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro”.
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