In Ucraina, nel quarantunesimo giorno di guerra, continuano a suonare le sirene d’allarme e si contano ancora vittime. A Mykolayiv sarebbe stato colpito un ospedale pediatrico mentre sono ancora fresche le immagini arrivate da Bucha. Quanto visto nella cittadina vicino Kiev ha scatenato la reazione del mondo, con una ferma condanna per quanto accaduto e le richieste per un rapido avvio delle indagini. Mosca smentisce definendo la vicenda di Bucha come una “provocazione”, intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky annuncia che oggi interverrà al Consiglio di sicurezza dell’Onu.
“Abbiamo appena iniziato un’indagine – ha detto Zelensky in un video – su tutto ciò che hanno fatto gli occupanti. Al momento, ci sono informazioni su più di trecento persone uccise e torturate nella sola Bucha. È probabile che l’elenco delle vittime sia molto più ampio quando verrà controllata l’intera città. E questa è solo una città. Una delle tante comunità ucraine di cui l’esercito russo è riuscito a impadronirsi. Ci sono già informazioni secondo cui il numero delle vittime degli occupanti potrebbe essere ancora più alto a Borodyanka e in alcune altre città liberate”. Intanto dal campo arrivano ancora cattive notizie. “Le truppe russe – ha denunciato lo Stato maggiore delle forze armate ucraine nell’aggiornamento di questa mattina – hanno effettuato attacchi a Mykolayiv con le munizioni a grappolo vietate dalla Convenzione di Ginevra. Gli alloggi civili e le strutture mediche, incluso un ospedale pediatrico, sono stati colpiti dal fuoco nemico. Ci sono stati morti e feriti, compresi bambini”. Nel distretto di Konotop della regione di Sumy, l’esercito ucraino avrebbe trovato i corpi di almeno tre civili torturati, secondo quanto riferito dal governatore dell’Oblast di Sumy, Dmytro Zhyvytsky, citato da Kyiv Independent. In base a quanto riportato dallo stesso sito, inoltre, stanotte le sirene d’allarme aereo sono state attivate in quasi tutte le regioni. Secondo lo Stato maggiore ucraino, la Russia “sta raggruppando le truppe e concentra i suoi sforzi sulla preparazione di un’operazione offensiva nell’est” del paese.
“L’obiettivo – si legge nell’aggiornamento – è stabilire il pieno controllo sul territorio degli oblast di Donetsk e Lugansk”. In base a quanto riferito dallo Stato maggiore, inoltre, le forze russe “continuano a bloccare Kharkiv”, in direzione di Barvinkove hanno preso il “controllo del villaggio di Brazhkivka” mentre attacchi aerei e d’artiglieria sarebbero stati rivolti alla città di Mariupol. “Continuiamo a prepararci – ha affermato Zelensky – per un’attività ancora più brutale degli occupanti nelle direzioni orientale e meridionale. Sappiamo cosa faranno nel Donbass. Sappiamo cosa faranno vicino a Kharkiv, in altre parti del paese. La Russia concentra lì una quantità significativa di militari e attrezzature”. Zelensky nel suo video ha anche annunciato che oggi interverrà al Consiglio di sicurezza dell’Onu e ha chiesto che “la risposta delle sanzioni al massacro di civili” sia “potente”. “Probabilmente – ha aggiunto – ora gli occupanti cercheranno di nascondere le tracce dei loro crimini. Non l’hanno fatto a Bucha quando si sono ritirati ma in un’altra area è possibile”.
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