L’hanno chiamata operazione “Caffè export” perché nelle intercettazioni telefoniche i rapporti sessuali a pagamento venivano indicati come caffè corto e caffè lungo: in manette sono finiti otto componenti di una organizzazione composta da rumeni, che gestivano la prostituzione nella zona compresa fra la Cala e il Foro Italico.
Le indagini, svolte dalla Sezione “criminalità extracomunitaria e prostituzione” della Squadra Mobile, hanno portato all’emissione di un provvedimento di custodia cautelare con l’accusa di associazione a delinquere, finalizzata all’induzione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, reato aggravato dal carattere transnazionale.
I poliziotti sono riusciti a risalire ai personaggi che controllavano la tratta delle schiave del sesso costrette a vendersi lungo i viali della zona del porto fino a Villa Giulia, ma le indagini continuano collaborazione della polizia rumena per individuare gli artefici del reclutamento e i canali attraverso cui le ragazze giungono a Palermo.
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