La Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Palermo, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di tre palermitani ritenuti responsabili, in concorso, del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente ex art. 73 DPR 309/90.
I provvedimenti cautelari, eseguiti da personale del Commissariato di P.S. “San Lorenzo”, scaturiscono da una articolata attività investigativa avviata nel dicembre 2022 e conclusasi nel mese di Agosto 2023, in esito alla quale è stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di S.M., la misura cautelare del divieto di dimora a Palermo e nei Comuni territorialmente confinanti con il Comune di Palermo nei confronti di S.V. e la misura coercitiva degli arresti domiciliari con applicazione di braccialetto elettronico nei confronti di L.C. F.
L’operazione ha preso avvio da alcune segnalazioni anonime, riscontrate da capillari attività investigative, le cui risultanze hanno condotto gli agenti ad attenzionare un’abitazione ubicata in un complesso residenziale del quartiere Pallavicino ove è stata registrata la costante presenza, in orari diurni e notturni, di un continuo via vai di auto, motoveicoli e persone.
Il minuzioso lavoro degli investigatori, caratterizzato anche da servizi di osservazione e pedinamento, ha consentito di appurare che effettivamente quell’abitazione era stata trasformata in una una consolidata piazza di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina con fidelizzazione della clientela.
L’analisi delle immagini acquisite dal sistema di videosorveglianza, installato nei luoghi teatro degli eventi, ha consentito di ricostruire numerosi episodi di cessione di sostanza stupefacente gestita prevalentemente da S.M., collaborata dal figlio S.V., e LO.C.V. cui veniva demandata il ruolo di pusher. Gli elementi acquisiti hanno comprovato il coinvolgimento dei tre indagati, seppur tra loro in misura diversa, nell’attività illegale di spaccio di sostanze stupefacenti, i quali utilizzavano come base operativa la predetta abitazione.
Gli sviluppi investigativi, infatti, hanno permesso di constatare le modalità dell’attività illecita di spaccio: un via vai diurno e notturno di soggetti che suonavano il campanello dell’abitazione, accedevano all’interno dell’appartamento per pochi minuti o attendevano all’esterno la consegna dello stupefacente. Inoltre l’attività di osservzione è stata corroborata da servizi dinamici operati sul territorio che ha sottoposto a controllo alcuni soggetti recatisi presso l’abitazione trovandoli sistematicamente in possesso di dosi di sostanza stupefacente del tipo cocaina appena acquistata. Gli acquirenti sono stati segnalati ex art. 75 DPR 309/90 e la sostanza stupefacente è stata debitamente squestrata.
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