Sgominata banda di narcotrafficanti a Palermo

Erano la Campania e la Calabria le principali fonti di approvvigionamento di droga per i presunti spacciatori arrestati nelle operazioni della polizia chiamate “Paglia e fieno” e “Forfour”.

di redazione

Erano la Campania e la Calabria le principali fonti di approvvigionamento di droga per i presunti spacciatori arrestati nelle operazioni della polizia chiamate “Paglia e fieno” e “Forfour”, che hanno portato a venti arresti (dodici in carcere e otto ai domiciliari) e due provvedimenti di obbligo di firma. “La droga – ha spiegato il procuratore aggiunto Teresa Principato – era destinata al mercato palermitano e gestita da personaggi direttamente collegati a Cosa nostra come Giovan Battista Marino, che si occupava di fare gli ordini ma anche di seguire lo smercio sulla piazza”. Le operazioni prendono le mosse da una precedente retata nell’indagine Monterrey di maggio scorso. A Castellammare di Stabia operava Attilio Cesarano, e seguendo questo canale gli inquirenti sono arrivati a Salvatore e Andrea Di Maggio, che gestivano la zona di Palermo centro, e a Giovanni Battista Marino. Il collegamento tra i due era Angelo Mendola, come ha spiegato Stefano Sorrentino della squadra mobile di Palermo. Lo spaccio coinvolgeva anche le zone di Brancaccio, Cruillas e Uditore. In quest’ultima era attivo Guido Spina assieme a Vincenzo Cosenza, titolare del panificio “Dolce e salato” in via Casalini. L’operazione “Paglia e fieno” prende il nome dai termini utilizzati dall’organizzazione per chiamare rispettivamente la cocaina e l’hashish, mentre l’indagine “For four” (in cui sono state arrestate 4 delle 22 persone coinvolte oggi) dall’auto utilizzata per il trasporto della droga dalla Calabria alla Sicilia. Lo spaccio avveniva decidendo al telefono le quantità da consegnare. “Magliette, cavalli, pony, macchine, lupetti e jeans” erano i nomi utilizzati per chiamare la droga, ‘paglia e fieno’, cocaina e hashish. Poi si fissava un appuntamento. Per gli arrestati le accuse sono di traffico e spaccio di cocaina, eroina, marijuana e hashish. L’indagine è durata due anni e ha avuto origine da un’altra attività investigativa. Il blitz ha portato al sequestro di 700 chili di stupefacente. Le persone coinvolte sono Raffaele Belviso, 32 anni, Giuseppe Bertucci, 41 anni, Attilio Cesarano, 49 anni, Davide Clemente, 33 anni, Vincenzo Cosenza, 41 anni, Nicola Dainotti, 61 anni, Andrea Di Maggio, 53 anni, Salvatore Di Maggio, 45 anni, Gennaro Gambardella, 27 anni, Giuseppe Giuliano, 28 anni, Federico La Rosa, 52 anni, Francesco La Rosa, 32 anni, Giovan Battista Marino, 39 anni, Leonardo Marino, 23 anni, Angelo Mendola, 43 anni, Guido Randazzo, 48 anni, Antonio Reitano, 31 anni, Fedele Russo, 24 anni, Michele Simeoli, 39 anni, Guido Spina, 47 anni, Pasquale Vallefuoco, 51 anni, Pietro Vitale, 30 anni. Russo e Dainotti hanno l’obbligo di firma mentre gli altri venti sono agli arresti in carcere o domiciliari.