Sgombero case vicino ai fiumi in Sicilia: Commissione approva ddl
Sgombero case vicino ai fiumi in Sicilia. Via libera dalla quarta Commissione legislativa dell’Ars al disegno di legge del governo Musumeci in materia di abusivismo edilizio e di tutela del territorio. Il provvedimento, che adesso andrà all’esame dell’Aula, impone ai sindaci “l’immediato sgombero e l’interdizione all’uso di tutti gli immobili realizzati in totale assenza di titolo abitativo nelle aree a pericolosità elevata e molto elevata e in quelle sottoposte a vincolo di inedificabilità che implichino rischi per la sicurezza e l’incolumità pubblica”. La disposizione si applica anche nel caso in cui “risulti presentata istanza di sanatoria” non ancora esitata.
Il ddl del governo, presentato nello scorso novembre subito dopo la tragica alluvione di Casteldaccia, prevede che entro novanta giorni dall’entrata in vigore della legge, i Comuni dovranno individuare nei propri territori “fiumi, torrenti e impluvi che abbiano caratteristiche di corsi d’acqua pubblica” e le rispettive fasce di rispetto “in misura non inferiore a 30 metri per le aste fluviali dotate di argini e di 50 metri negli altri casi”. La pena per i sindaci inadempienti sarà la decadenza dalla carica.
Sgombero case vicino ai fiumi in Sicilia: istituzione di un Fondo di rotazione di un milione di euro
La norma approvata in Commissione Territorio, per la quale il governo aveva chiesto e ottenuto dalla presidenza dell’Ars una procedura d’urgenza, prevede anche l’istituzione di un Fondo di rotazione di un milione di euro al quale i Comuni potranno accedere a favore delle famiglie destinatarie dei provvedimenti di sgombero per soddisfare l’urgente necessità abitativa per un periodo non superiore a due mesi.
Soddisfazione del presidente Musumeci: «Il voto a maggioranza della Commissione, nel giorno in cui lo studio dell’Ispra mette in evidenza quanto allarmante e dilagante sia il fenomeno del dissesto idrogeologico – sottolinea il presidente della Regione – costituisce un incoraggiamento a intraprendere una strada nuova in termini di responsabilità, salvaguardia del territorio e tutela delle vite umane».
«Sulle politiche di contrasto all’abusivismo edilizio – aggiunge l’assessore al Territorio Toto Cordaro – il governo regionale resta vigile. Da un lato vogliamo salvaguardare la pubblica incolumità, dall’altro vogliamo fornire uno strumento normativo di immediata efficacia ai sindaci, per metterli nelle condizioni di sgomberare le case abusive che potrebbero trasformarsi in trappole mortali per chi le abita. La tragica vicenda di Casteldaccia è un esempio che non dobbiamo mai dimenticare».