Sesso in video al liceo Virgilio, un alunno ha ripreso le effusioni e la ha diffuse a diversi contatti su whatsapp. Le immagini sono divenute virali in poco tempo, sia all’interno della comunità scolastica che al suo esterno.
Il liceo Virgilio era occupato, a dirigere l’occupazione qualche studente, tra maggiorenni e non.
Le conseguenze penali sono dietro l’angolo e il ragazzo che ha girato le scene di sesso in video, non si sa ancora se è uno studente, potrebbe andare in contro ad una denuncia per produzione e diffusione di materiale pedopornografico.
I genitori della ragazza protagonista dei video diffusi, non hanno per nulla gradito l’accaduto che a detta loro ha leso l’immagine della figlia e si preparano ad una battaglia legale.
Il ragazzo non avrebbe soltanto girato il video ma lo ha anche successivamente diffuso tramite whatsapp a compagni, amici e conoscenti.
Le dinamiche non sono ancora chiare e non si sa se i due giovani protagonisti del video hard fossero al corrente di essere ripresi o meno.
Nelle notti di occupazione, forse aiutati dal buio della sera, gli studenti avrebbero trasformato l’istituto in una sorta di discoteca, con il pagamento di un biglietto di ingresso di cinque euro, dei buttafuori e il possibile utilizzo di aule e bagni per performance sessuali.
Anche le droghe erano nella lista degli invitati, md e xanax non sono mancati e neanche dei veri e propri spacciatori, tra cui un ex alunno della scuola.
Valeria Fedeli, ministra dell’Istruzione, è intervenuta sull’accaduto: “I fatti emersi in questi giorni dalle cronache sono preoccupanti e meritano i dovuti approfondimenti. Abbiamo letto di episodi di spaccio, di bombe carta lanciate in cortile, di video rubati con minorenni coinvolti. Sono episodi che vanno condannati e affrontati con fermezza” e ancora “E’ urgente ripristinare il dialogo che si è interrotto fra le varie componenti della comunità scolastica”.
Anche il presidente degli studenti del Virgilio, Emanuele Tirello, ha voluto dire la sua: “In realtà di questo video ne parlano tutti ma nessuno lo ha visto e, prima che uscisse sui giornali, non ne avevamo nemmeno sentito parlare. Riteniamo in ogni caso che questo video sia un fatto gravissimo e lo condanniamo. E siamo tutti rimasti scossi da questa cosa in quanto un video del genere va a segnare la vita delle persone interessate”.
C’è chi dubita addirittura della reale esistenza del video, è il caso del presidente uscente del comitato genitori, Marco Luzzatto: “Io vedo un accanimento mediatico contro questa scuola di 1.300 ragazzi, che vengono da diverse estrazioni sociali e culturali e che sono stati capaci di costruire un’uguaglianza nella diversità. Si parla di qualche petardo ma non dell’edilizia scolastica fatiscente e della mancanza del ‘luogo sicuro nel piano della sicurezza’ all’esterno della scuola”.
Si auspica un ritorno alla normalità, che tra petardi, droghe, alcol e cyberbullismo non è ancora visibile all’orizzonte.
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