Sesso al buio con aiutino

Non so da quanto tempo esistano in commercio questi profilattici, ma sono certa che se resuscitasse mia nonna probabilmente l’avrei trovata ad usarli come guanti da cucina. Mentre mi trovavo da Eurocity la mia attenzione viene attirata da un espositore in bella vista , con tanto di descrizione accattivante: “Si illumina la buio”. Io che cercavo delle stelline fluorescenti da attaccare al tetto della camera da letto, vengo trovata da questa invenzione “illuminante”: il preservativo fosforescente made in CE (Export Cinese). Stando alle descrizioni , il contraccettivo, si illumina di un bel verde uranio se esposto precedentemente alla luce per almeno 30 secondi. Praticamente come la spada laser di Darth Vader in Star Wars, il vostro amico si illuminerà come un totem del terzo millennio. Sempre se,appena tolto, non vi sarete beccati la peste bubbonica considerata l’etica produttiva delle industrie asiatiche.

L’industria dei profilattici, non smette mai di stupirmi, soprattutto dal momento in cui ho scoperto che già in alcuni graffiti egizi del 1500 a. C ne compaiono dei prototipi in budello ovino. Il condom moderno nasce , invece, in periodo post-medievale quando un medico francese, Condom (ma Condom è anche il nome di un comune francese dove si producevano budella di agnelli) trasferitosi in Inghilterra, lo propose come vero e proprio “preservativo” ai fini di evitare un’indesiderata procreazione, presso la Corte di Carlo II d’Inghilterra (1665-1685). Nel XVI secolo, in Italia, Gabriele Falloppio pubblicò il primo articolo conosciuto in cui venne descritto il preservativo come profilassi da malattie sessualmente trasmissibili.

Insomma, dalle budella d’agnello al lattice fluorescente il passo è stato di molti secoli, tuttavia mi sento di ricordare sempre la buonanima di mia nonna che quando per la prima volta vide per strada il distributore di preservativi , guardandolo, disse “Ma come è che non ci sono le Malboro?” …