Serie A e Serie B, quali squadre potrebbero scambiarsi di campionato a fine anno?

Scenari estremamente diversi, quelli tra Serie A e Serie B, allo stato attuale delle rispettive classifiche. Se il campionato finisse oggi, Verona, Sampdoria e Cremonese lascerebbero il posto a Frosinone e Reggina, più la vincente della griglia playoff: una tra Genoa, Brescia, Bari, Parma, Ternana e Südtirol. L’unica delle siciliane, il Palermo del CFG è lontanissimo dagli obiettivi dichiarati a inizio campionato. Ma il quadro è ovviamente più complesso di quanto sembra perché, a parecchi mesi dal fischio finale di entrambi i tornei, fare previsioni è estremamente difficile. Guardando il distacco che si accumula tra terzultima e quartultima di A, il destino di Hellas, blucerchiati e grigiorossi sembrerebbe segnato mentre in B è inevitabile che le gerarchie di vertice possano cambiare a partire dalle prossime giornate. 

In mezzo, poi, c’è il calciomercato di gennaio che può stravolgere tutti i pronostici. Un’idea più precisa sulle sei formazioni di bassa classifica di A e di alta classifica di B che possono avvicendarsi di categoria a fine campionato si può estrapolare grazie alle previsioni sportive e alle opinioni degli analisti contenute nei siti scommesse con nuove licenze, che disegnano una panoramica attendibile con le quote relative alle promozione in Serie A e alle retrocessioni in Serie B. I bookmakers si distinguono tendenzialmente per margini di errore piuttosto bassi, pur non essendo infallibili, per cui le previsioni degli operatori di betting rappresentano un valido punto di riferimento per capire l’evoluzione della lotta salvezza e promozione. Il Palermo di Corini, ad esempio, in preda ad una mezza crisi di identità, viene quotato tra 40 e 66 in merito alla potenziale vittoria del campionato: quote astronomiche che evidenziano l’enorme difficoltà per i rosanero di risalire la china. E forse a inizio stagione aveva ragione Francesco Di Mariano, veterano di B, quando disse: “Dobbiamo fare al più presto 35-40 punti e poi si vedrà”.  Per il momento il club ha annunciato il ridimensionamento degli obiettivi stagionali. Per il momento, meglio guardarsi indietro.

In serie A le tre di bassa classifica vivono sorti simili eppure differenti. Il Verona è alle prese con il caso allenatore per cui Bocchetti sembrerebbe non avere ancora la licenza UEFA Pro per allenare. Nel frattempo la squadra è in caduta libera e attende i primi movimenti di calciomercato a gennaio. Movimenti soprattutto in uscita, con i probabili saluti a Lasagna ed Henry che piacciono a Cremonese e Samp. Insomma, prima dei rinforzi è necessario cedere alcuni pezzi pregiati. E poi sarà necessario trovare una quadra e riprendere a correre. Le possibilità di salvezza sembrano già ridotte all’osso. Intanto la Samp è in crisi nera sul piano della prolificità: sei marcature in quindici gare. Sul fronte mercato è possibile un maxi scambio: Ferrari, Colley e Caputo a Verona per Henry e Lasagna. Il club è alla deriva, Ferrero spara a zero su tutti, mentre due fondi angloamericani, di cui uno è il Merlyn Partners, provano ad acquisire la società blucerchiata. Tutti elementi sicuramente destabilizzanti per un ambiente in fibrillazione. La Cremonese sembra la squadra più tranquilla delle tre e con maggiori chance di risalire la china, sebbene Spezia, Lecce e Sassuolo sembrino già irraggiungibili. Ma a fine torneo mancano almeno altri cinque mesi.
In Serie B la promozione è un affare complesso. Palermo quasi sicuramente tagliato fuori a meno di una clamorosa risalita in zona playoff, Südtirol apparentemente innocuo, Benevento lontano nonostante le aspettative iniziali, Cagliari in difficoltà, Venezia addirittura in zona retrocessione. Il salto di categoria compete molto probabilmente a sette squadre: Frosinone, Reggina, Genoa, Brescia, Bari, Parma e Ternana. I ciociari sono in splendida forma e il Frosinone di Grosso resta la squadra da battere: presumibile che rimanga in vetta per tutto il torneo. La Reggina di Inzaghi frena ma non molla e resterà nelle gerarchie di vertice fino alla fine: almeno la questione playoff sembra un affare già concluso. Genoa in crisi di risultati con il rischio esonero (apparentemente rientrato) di Blessin che per adesso resta alla guida del Grifone. “Da profeta di un calcio nuovo a tecnico spento: la metamorfosi di Blessin” titola la Gazzetta. Intanto il Brescia rifiata soprattutto sull’aspetto societario, con Cellino riconfermato dal CdA: il Tribunale ha riscontrato che i conti del club lombardo sono in regola e il bilancio è sano. La rincorsa delle rondinelle può riprendere. Il Bari di Cheddira in lieve flessione non brilla sul fronte del gioco ma resta a galla con il blasone che lo distingue nei suoi oltre cento anni di storia. Parma corazzata, e nonostante la posizione attuale, occhio alla risalita. La Ternana cambia in panchina: Andreazzoli subentra a Lucarelli, e considerando l’esperienza di categoria dell’ex Empoli non è esclusa una super sorpresa da parte delle fere.