Ennesimo sequestro di botti illegali della Polizia di Stato che, in un magazzino di Brancaccio, ha rinvenuto fuochi pirici del genere vietato, con una massa attivia esplodente di 25 chilogrammi.
Il sequestro è avvenuto incidentalmente rispetto ad un riscontro relativo alla violazione dei sigilli di sequestro amministrativo di una bettola che, dallo scorso giugno risultava essere stata sequestrata e chiusa al pubblico perché al suo interno si somministravano cibi e bevande in assenza di licenza.
I poliziotti del Commissariato di P.S. “Brancaccio”, proprio nei giorni scorsi, stavano verificando la violazione dei predetti sigilli e la contestuale riapertura al pubblico dell’esercizio da parte del proprietario, in spregio al provvedimento, quando, estendendo il perimentro dei loro rilievi, si sono imbattuti in un magazzino limitrofo nella disponibilità dello stesso proprietario della bettola.
Con l’ausilio delle unità cinofile antiesplosivo si sono così scovati i botti, circa 25 chilogrammi di massa esplosiva, giacenti nel magazzino in un luogo non idoneo e senza l’adozione di alcuna precauzione.
Il gestore della bettola ed utilizzatore del magazzino, di cui per altro deteneva le chiavi, è stato denunciato per la violazione dei sigilli e per la violazione della legge sugli esplosivi.
Plausibile che, senza l’intervento dei poliziotti e delle unità cinofile, i botti avrebbero alimentato il sempre fiorente mercato di Brancaccio, vero e prorpio market cittadino del settore.
Indagini sono in corso al riguardo.
Giova precisare che l’ odierno indagato è, allo stato, indiziato in merito al reato contestato e che la sua posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.
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