di redazione
Santo Novara, il pescatore della
motonave mazarese “Twenty Four” sequestrata nel porto tunisino di
Sfax lo scorso 13 settembre, entrato in coma dopo essere stato
colpito da un infarto per lo stress, e’ stato trasportato nel
reparto di rianimazione dell’ospedale Civico di Palermo, con un
elicottero del 118 messo a disposizione dall’assessorato alla
Salute della Regione siciliana. Il marittimo era rimasto in coma
per 22 giorni all’ospedale di Sfax.
Ieri pomeriggio, ad aspettarlo a Palermo, i familiari e il
presidente del Distretto produttivo della Pesca (Cosvap), Giovanni
Tumbiolo, che ha lanciato un forte appello all’Europa: “E’ una
guerra dichiarata all’Italia, e a pagarne un prezzo altissimo e’
proprio la marineria siciliana. Mi chiedo quanto ancora deve
durare questa guerra. Per la cui soluzione ci sono solo due
strade: il pattugliamento del tratti di mare contesi o l’avvio di
accordi bilaterali specifici. Santo Novara e’ soltanto l’ennesima
vittima di sequestri, morti e perdite economiche di una guerra
atavica, diventata oggi paradossale”.
Stamattina, il presidente Tumbiolo ha incontrato a Roma il
comandante del reparto Pesca marittima del corpo delle Capitanerie
di porto, il contrammiraglio Vincenzo Morante, e il direttore
generale del dipartimento Pesca marittima e acquacoltura del
ministero delle Politiche agricole e forestali, Francesco Saverio
Abate.
sts
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