Sequestrato bar abusivo a Brancaccio. La Polizia di Stato, nell’ambito degli ordinari servizi di controllo del territorio, finalizzati anche alla verifica del rispetto da parte dei cittadini delle restrizioni volte al contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, in due distinte circostanze, ha denunciato due palermitani di anni 47 e 55 che si intrattenevano all’interno di un esercizio di somministrazione di alimenti e bevande in zona Brancaccio, per altro risultato abusivo, ed altri due, di anni 78 e 25, sorpresi invece all’interno di un deposito di casse acustiche e apparecchiature audio musicali per auto, nonostante le restrizioni per motivi di sanità pubblica in atto.
Ieri pomeriggio intorno alle ore 18:00, i poliziotti del Commissariato “Brancaccio” mentre transitavano in via Antonio Forni hanno notato la saracinesca di un esercizio pubblico, privo inoltre di insegne, aperta, con all’interno due persone.
I due uomini, palermitani rispettivamente di 47 e 55 anni, non sono stati in grado di fornire valide e plausibili giustificazioni circa la loro presenza all’interno dell’esercizio commerciale; uno dei due, inoltre, il titolare del locale, è risultato sprovvisto dei previsti titoli autorizzatori per l’esercizio dell’attività.
Da un sopralluogo effettuato all’interno gli agenti hanno rilevato la presenza di un frigorifero contente bibite, un banco vendita, una macchina da caffè, una friggitrice ed altri accessori vari per le preparazioni alimentari. Alla luce di quanto accertato, i poliziotti hanno quindi proceduto al sequestro preventivo dell’esercizio, denunciando al contempo all’Autorità Giudiziaria i due soggetti per aver violato le misure imposte dal Governo per il contenimento del contagio da Covid-19.
Sempre nel pomeriggio di ieri, equipaggi del Commissariato di P.S.Oreto-Stazione, in via Carlo Pisacane si sono imbattuti in un magazzino adibito al deposito di casse acustiche e componentistica audio per auto. All’interno dei locali erano presenti i due titolari, un 78enne e un 25enne. Il magazzino conteneva svariato materiale, che i due soggetti riferivano di aver acquistato da rivenditori e grossisti, i cui scontrini erano tuttavia “sbiaditi tali da risultare illeggibili”.
Poco plausibili anche le giustificazioni addotte circa la loro presenza in quel luogo, quindi fuori dalle proprie abitazioni nonostante le restrizioni per motivi di sanità pubblica in atto, esibendo autocertificazioni con motivazioni prive dei prescritti requisiti di necessità ed urgenza.
Pertanto, il magazzino e tutto il materiale custodito al suo interno sono stati posti sotto sequestro e i due uomini sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per la violazione delle misure imposte dal Governo per il contenimento del contagio da Covid–19.
Sono in corso ulteriori accertamenti volti alla verifica della provenienza del materiale custodito all’interno del locale.
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