Sequestrati oltre 5mila prodotti non sicuri in tre store cinesi a Palermo

I Finanzieri del Gruppo Pronto Impiego di Palermo, nell’ambito dall’intensificazione del controllo economico del territorio disposta dal Comando Provinciale di Palermo in materia di sicurezza dei prodotti, hanno sequestrato, in tre distinti interventi effettuati presso altrettanti esercizi commerciali gestiti da soggetti di etnia cinese, oltre 5.000 prodotti risultati sprovvisti del marchio CE e non riportanti alcuna indicazione in lingua italiana né le ulteriori indicazioni minime (produttore, importatore, luogo d’origine, particolari istruzioni e precauzioni per l’utilizzo) previste dal Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005). 

In particolare, nel corso di un primo controllo, effettuato presso un negozio di articoli casalinghi sito nel quartiere Zisa, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto oltre 1.000 giocattoli e 120 articoli elettrici privi dei requisiti anzidetti e pertanto ritenuti “insicuri”.

Nel prosieguo delle attività sono stati rinvenuti, all’interno di uno store sito in via Dante, altri 3.573 articoli (tra giocattoli e materiale elettrico) privi dei requisiti richiesti mentre ulteriori 464 articoli (sempre tra giocattoli e materiale elettrico) sono stati rinvenuti all’interno di un emporio sito nei pressi di via Armando Diaz.

I titolari o rappresentanti legali delle attività (Z.X. di anni 62 –  L.M. di anni 26 e J.Z. di anni 50) sono stati segnalati alla locale Camera di Commercio ai sensi del Codice del Consumo che prevede, oltre al sequestro amministrativo della merce, l’irrogazione di una sanzione pecuniaria (per ogni singolo trasgressore) che va da un minimo di €.  516 a un massimo di € 25.833 (la misura della sanzione da applicare è determinata, in ogni singolo caso, facendo riferimento al prezzo di listino di ciascun prodotto ed al numero delle unità poste in vendita).

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