Sequestrati beni per 4,4 milioni di euro a due fratelli di Caltagirone
Sequestrati beni per 4,4 milioni di euro a due fratelli di Caltagirone. I Finanzieri di Catania hanno eseguito un provvedimento patrimoniale, emesso dal Tribunale etneo, Sezione Misure di Prevenzione, su proposta della Procura, dei beni e disponibilità finanziarie riconducibili a due fratelli, Giuseppe V. (classe 1968) e Salvatore V. (classe 1970), coinvolti come spiegano gli investigatori “in procedimenti penali per reati di associazione a delinquere, usura, estorsione, rapina e riciclaggio”.
Beni sequestrati, anche auto di lusso
I fratelli, gestori di diverse società del calatino operanti nel settore del commercio di autoveicoli, risulterebbero sottoposti per reati fiscali (violazione dell’art. 3 del D.Lgs. 74/2000 – “dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici”) connessi all’evasione di ingenti imposte ricostruita dalla Guardia di Finanza del Gruppo di Caltagirone a conclusione di due attività di verifica compiute nel 2015 e nel 2016.
I militari hanno avviato, nei loro confronti e dei nuclei familiari, indagini patrimoniali volte a verificare la coerenza del loro patrimonio e del tenore di vita con i redditi dichiarati.
Beni sequestrati, sproporzione con redditi dichiarati
In particolare, nel corso degli approfondimenti di natura economico finanziaria, che hanno riguardato il periodo dal 2003, anno in cui sono stati segnalati all’autorità giudiziaria, i primi reati a loro ascrivibili, fino all’anno 2016, è stata accertata una ingiustificata sproporzione, pari a circa 2 milioni di euro, tra i redditi complessivamente dichiarati dai due fratelli e dai componenti dei rispettivi nuclei familiari e il totale degli investimenti da loro realizzati in tale arco temporale.
All’esito delle indagini eseguite dalle Fiamme Gialle di Caltagirone, in attuazione delle previsioni di cui al Codice Antimafia, la Procura ha quindi proposto e ottenuto dal Tribunale di Catania il sequestro dei beni direttamente o indirettamente riconducibili ai fratelli e ai loro nuclei familiari.
La misura patrimoniale ha riguardato il sequestro di 3 società di capitali (due operanti nel settore del commercio al dettaglio di autoveicoli e una nel settore immobiliare), una società agricola, 52 beni immobili (28 terreni e 24 fabbricati), 190 autoveicoli, e diversi rapporti bancari per un valore di circa 4.400.000 euro.