Sentenza della Consulta: ecco chi sono i pensionati regionali che hanno diritto al rimborso
Il problema del rimborso ai pensionati per la sentenza della Corte Costituzionale che ha cassato il blocco dell’indicizzazione, introdotto dalla legge Fornero, riguarda anche l’amministrazione regionale che ha applicato la norma anche in Sicilia.
C’era molta preoccupazione sull’incidenza che ciò avrebbe potuto avere sui già dissestati conti regionali ma, alla luce delle modalità di rimborso decise dal governo nazionale, la somma da versare non è particolarmente rilevante e non raggiunge complessivamente i quattro milioni e mezzo di euro.
Le cifre giungono dalla simulazione effettuata dal Fondo pensioni della regione diretto da Rosolino Greco: intanto la platea degli aventi diritto al rimborso che è composta da 9538 pensionati, di cui 9384 assunti prima del 1986 e 154 dopo questa data.
Individuate anche le somme in funzione delle fasce di reddito: ai 2250 pensionati che guadagnano da 1450 a 1874 euro lordi al mese, andranno 750 euro di rimborso per un totale di 1.687.500 euro; ai 3800 soggetti compresi nella fascia di reddito compresa fra i 1875 e i 2340 euro lordi, andranno 450 euro per un totale di spesa pari a 1.710.000, mentre ai 3488 soggetti la cui pensione varia fra i 2341 e i 2800 euro lordi al mese, andranno 278 euro, con una spesa di 969.664 euro.
Chi riceve una pensione di importo superiore ai 2800 euro lordi non avrà diritto ad alcun rimborso. Facendo la somma il costo totale per le casse regionali sarà di 4.367.164 euro, cifra che, come detto, potrà essere agevolmente recuperata tra le maglie del bilancio.
Così come è previsto nel decreto nazionale i cosiddetti “bonus”, che in realtà non sono altro che restituzione parziale di somme indebitamente trattenute dal 2011 in poi, verranno pagati entro il mese di agosto.