Sei un dipendente? Puoi dire addio a questo diritto fondamentale: l’INPS lo ha abolito per sempre

Dì addio a questo diritto, la notizia è ufficiale: che batosta per i dipendenti.

In Italia, la situazione lavorativa per molti non è del tutto rosea. Sebbene il mercato lentamente sia riprendendo a muoversi dopo le difficoltà patite durante il periodo della pandemia e, successivamente, a causa dello scoppio delle guerre Russia-Ucraina e Israele-Palestina, di fatto gli stipendi per molti cittadini sono ancora troppo bassi e il costo della vita è sempre più alto.

Chi ha un’attività in proprio, per quanto goda di meno diritti di chi è dipendente come ad esempio quello alle ferie e alla malattia pagata, di fatto è un po’ come se fosse capo di sé stesso, quindi ha più margine di scelta e di investimento per la crescita della propria attività,

I dipendenti, invece, sono legati a doppio filo alle scelte della dirigenza e ai loro investimenti: se questi decidono, per esempio, di investire in un settore specifico, i dipendenti degli altri ambiti possono essere costretti a rimanere a casa, senza se e senza ma.

A partire da luglio, poi, per molti dipendenti verrà meno un diritto fondamentale molto importante: a decidere di rimuoverlo è stato il governo, ecco di quale si tratta e qual è il motivo.

Addio alla NASPI, ecco chi ne è coinvolto

A partire da luglio 2024, alcuni lavoratori disoccupati perderanno il diritto alla ricezione della NASPI. Tra un mese, infatti, cambieranno le regole per l’indennità di disoccupazione, così come la Dis-Coll dei collaboratori: di questa cancellazione, però, ne saranno coinvolti solo i disoccupati che non rispettano le regole. Innanzitutto, è necessario partecipare alle iniziative di attivazione lavorativa, quindi ai percorsi di riqualificazione professionale proposti dai servizi competenti.

Fondamentale è anche sottoscrivere il Patto di servizio personalizzato, mediante cui il disoccupato si mette a disposizione per le attività di orientamento, per quelle formative al lavoro e per le eventuali proposte.

Addio al medico di base gratuito
Addio al medico di base gratuito: cosa ci tocca fare (sicilianews24.it / depositphotos)

Cosa succede se non si fa

Nel caso in cui non vengano rispettate queste regole, allora la prima sanzione è quella della decurtazione dell’importo percepito: questa verrà applicata fino alla decadenza della misura, in caso di assenza continuativa. A partire da luglio, poi, sarà attiva una nuova piattaforma Siisl che fungerà da punto di riferimento per tutti i disoccupati: qui potranno tracciare le offerte di lavoro e visionarle in modo chiaro e trasparente.

Nel caso in cui, però, il disoccupato rifiuti continuamente le offerte di lavoro, soprattutto se congrue, l’app segnalerà subito la decadenza dei requisiti per ricevere la NASPI e l’importo potrebbe ridursi.