Segnalavano autovelox per evitare multe salatissime. Il reato contestato a 62 persone è di interruzione di pubblico servizio. Avevano creato un gruppo su whatsapp per segnalare, attraverso una serie di messaggi, agli automobilisti la presenza di posti di blocco e di autovelox posizionati dalle forze dell’ordine.
Le persone coinvolte sono state denunciate dalla polizia. Alla loro identità si è risaliti dopo il ritrovamento di un telefono cellulare, il cui proprietario faceva parte del gruppo interessato ai messaggi.
“Un sistema efficace che finiva per vanificare – affermano gli investigatori – il buon esito del controllo del territorio intrapreso. Da qui la contestazione dell’ipotesi di interruzione di pubblico servizio”.
Alla loro identità si è risaliti dopo il ritrovamento di un telefono cellulare, il cui proprietario faceva parte del gruppo interessato ai messaggi.
Da qui la contestazione dell’ipotesi di interruzione di pubblico servizio”. La pena? Chiunque cagioni un’interruzione o turbi la regolarità di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità, è punito con la reclusione fino a un anno; i capi, promotori od organizzatori sono puniti con la reclusione da uno a cinque anni: così recita l’articolo 340 del Codice Penale.
Nella carne sono stati trovati blatte e scarafaggi, in tutto questo marasma ad esultare è…
Se lavori poco e il tuo stipendio non ti basta, allora sappi che lo stato…
Su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica, la Polizia di Stato di Catania ha eseguito…
Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato ha arrestato V.D., un 30enne pluri-pregiudicato per reati…
"Il voto di giovedì, che era già il voto più importante nella storia del Parlamento…
Questa mattina, la Polizia di Stato di Rimini ha eseguito un'ordinanza del Giudice per le…