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Secondi a nessuno: pari col Milan

di redazione

Il Calcio Catania fa sapere che: Formazione standard 4-3-3 lo schieramento del Catania che non lascia spazio alle sorprese, da tempo mister Montella ha fatto capire su quali uomini intende puntare; rientra Motta a destra sulla linea dei quattro difensori, Spolli e Legrottaglie sono i centrali con Marchese che occupa stabilmente la corsia di sinistra, a centrocampo Lodi Almiron e capitan Izco, in avanti il tridente ‘basso’ Gomez Bergessio Barrientos; tra i pali Carrizo. Sulla sponda rossonera non c’è invece il paventato turn over, ovvero non in maniera massiccia, Allegri non vuole lasciare nulla di intentato e schiera la migliore formazione possibile: Abbiati in porta, Abate Bonera Mexes Antonini in difesa, Aquilani Ambrosini Nocerino a centrocampo, Emanuelson a supporto di Ibrahimovic e Robinho, 4-3-1-2 per il Milan.A ritmi bassi esce fuori il Milan Avvio formidabile dei rossazzurri che partono col piglio giusto, la corsa a perdifiato sulle fasce e il pressing a tutto campo mettono in difficoltà il Milan che fatica a trovare le misure. Al 4° Bergessio si invola sulla destra e pochi passi dentro l’area scarica il destro di poco alto. Il Catania pressa e sforna cross dalle fasce a ripetizione, peccato che manchi sempre la spizzata finale, la deviazione vincente. La risposta del Milan non si fa attendere e al 7° Emanuelson si presenta solo davanti a Carrizo al termine di una triangolazione, il tiro dell’olandese è preda di Carrizo che copre ottimamente lo specchio della porta in uscita. Passata la sfuriata iniziale dei rossazzurri i ritmi si abbassano e viene fuori la qualità del Milan che con calma fa girare palla e innesca di volta in volta le sue punte, Ibrahimovic spesso viene dietro a fare da riferimento ai compagni lasciando Robinho e Emanuelson in avanti. Al 16° lo stesso svedese è autore di un aggancio in area e di un tiro piazzato di esterno destro, Carrizo questa volta si deve superare per sventare il pericolo. Il Catania ha perso lo smalto iniziale e abbassa notevolmente il proprio baricentro, i rossazzurri lasciano giocare il Milan e operano di rimessa, al 20° Bergessio stacca di testa su cross di Motta, conclusione di poco alta. Al 33° all’ennesima imbucata il Milan passa: Robinho combina al limite con Ibrahimovic e poi una volta in area scarica alle spalle di Carrizo, 0-1. La risposta del Catania è tutta nel destro a giro di Gomez che si stampa clamorosamente sulla traversa ad Abbiati battuto, siamo al 37°. I rossazzurri dopo lo svantaggio provano a riversarsi nella metà campo avversaria ma gli spazi sono angusti e non sono poche le difficoltà a bucare una retroguarda schierata come quella rossonera.Spolli gol: Mostruoso Carrizo Il Catania riparte nel secondo tempo come un animale ferito, Montella negli spogliatoi avrà dato indicazioni precise ma soprattutto avrà caricato la squadra a molla. I rossazzurri assatanati arrivano al gol già al 46° con Gomez su assist di Almiron, ma il guardalinee sbandiera il fuorigioco del centrocampista argentino. Al 50° al termine di un’azione tambureggiante la palla arriva sul sinistro di Barrientos che calcia a botta sicura, Bonera quasi sulla linea si immola e salva ribattendo col corpo; un minuto dopo ci prova Bergessio su punizione, il pallone sfila sul fondo alla destra di Abbiati. Il Catania corre e pressa a tutto campo, il Milan è alle corde e non riesce a tirarsi fuori dalla propria metà campo, al 54° una bella triangolazione da destrra porta al tiro Lodi che di sinistro fa la barba al palo. Al 56° arriva il meritatissimo pareggio: sugli sviluppi di un angolo Legrottaglie riesce di testa a servire Spolli che dal limite dell’area piccola fa secco Abbiati, 1-1! Il gol del Catania riapre la partita che diventa molto bella e imprevedibile, Allegri inserisce Boateng e El Shaarawy per Emanuelson e Robinho, Montella risponde con Llama per Barrientos. Intorno al 65° Almiron prova due volte il destro dalla distanza di potenza ma in entrambe le occasioni il pallone si alza sopra la traversa. Il Milan risponde con un’azione pericolosissima di Robinho che supera anche Carrizo in dribbling ma vede ribattere la sua conclusione proprio sulla linea da Marchese. Al 76° la parata miracolosa di Carrizo che, su colpo di testa di Mexes, compie un vero e proprio intervento mostruoso schizzando come un gatto a bloccare a terra la palla destinata all’angolino basso: tutti ormai imprecavano per il gol subito. I 15 minuti finali sono al cardiopalma, il Milan attacca a pieno organico, dentro anche Maxi Lopez per Aquilani, il Catania si chiude, sbuffa e riparte in velocità; al 79° Ibrahimovic quasi dal fondo calcia e il pallone attraversa tutto lo specchio della porta rossazzurra prima di finire fuori dalla parte opposta. Montella ha bisogno di corsa per le ripartenze e richiama Gomez in panchina per dare spazio alla freschezza di Lanzafame. Al 86° Lodi pennella di testa su punizione per Legrottaglie che colpisce ma spedisce alto, al 88° risponde Ibrahimovic con un pallonetto da fermo meraviglioso, Carrizo è l’unico a dire di no con un colpo di reni spettacolare a togliere il pallone dall’incrocio dei pali. Al 89° ancora Carrizo esce alla disperata su piedi dello svedese e con la collaborazione di Spolli sventa la minaccia. L’ultimo squillo è però del Catania che al 93° con Izco ha sul destro il pallone della vittoria, il tiro del capitano si infrange sul corpo di un difensore rossonero che alla disperata evita la sconfitta. Finisce in parità una partita bellissima ed emozionante, il pareggio è il risultato giusto, il Catania ha giocato senza particolari timori una partita che non aveva paura di perdere, il Milan invece ha messo sul terreno di gioco tutta la grinta e la classe dei propri campioni. Il punto sta benissimo ai rossazzurri che continuano la loro rincorsa alle posizioni valide per la prossima Europa League, i ragazzi di Montella continuano la striscia positiva di risultati utili e al termine di un ciclo terribile con Lazio Napoli e Milan si ritrovano ancora in lotta e a credere nel loro sogno. Ottimo, adesso ci sarà davvero da divertirsi e con un Catania così sognare una stagione in Europa non è più un’idea stramba di alcuni tifosi accecati dalla fede.di Orazio Cutrona

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