Sebastián Leto deciso ed entusiasta: “L’arrivo a Catania è un momento importante della mia carriera”
Brillantemente assistito dal Vice Presidente Pablo Cosentino, che ha tradotto le parole di Leto ed opportunamente ampliato le risposte, Sebastiàn ha vissuto il grande giorno della presentazi…
Brillantemente assistito dal Vice Presidente Pablo Cosentino, che ha tradotto le parole di Leto ed opportunamente ampliato le risposte, Sebastiàn ha vissuto il grande giorno della presentazione ufficiale con l’atteggiamento giusto, sempre propositivo e mai inutilmente spavaldo, trasmettendo la sensazione di avere una grande voglia di affidare presto la “parola” al pallone ed al rettangolo verde. L’iter della riabilitazione si è concluso con ottimi risultati dieci giorni addietro, adesso il nuovo esterno offensivo del Catania (maglia numero 11 chiesta ed accordata) si dedicherà ad un periodo di riposo e presto ricomincerà ad allenarsi, in anticipo rispetto ai nuovi compagni, per affrontare poi in ritiro il “rodaggio” nel calcio italiano. <<L’arrivo a Catania – spiega il calciatore argentino – è un momento importante della mia carriera, la Serie A è una grande sfida. Il Centro Sportivo così bello e l’organizzazione impeccabile della società mi hanno aiutato a prendere la decisione, maturata riflettendo molto, dopo aver trascorso tanto tempo senza giocare. Certamente, la presenza di molti connazionali nell’organico della squadra mi mette a mio agio, in Argentina ho giocato contro tutti o quasi dei miei connazionali oggi in maglia rossazzurra, e so che sono elementi di grande valore. Ho conosciuto anche mister Maran: avrò modo di farlo meglio in allenamento, darò il massimo in ogni seduta e spero di giocare tanto. Ho seguito l’ultimo campionato: il Catania ha fatto ottime cose e può crescere. L’Europa? Tutte le squadre possono competere per una qualificazione, il mio obiettivo – aggiunge Leto – è quello di contribuire alla crescita ed arrivare un giorno a questo grande traguardo>>. Ai dirigenti il compito immediato di ribadire la priorità-salvezza, con un sorriso, poi il talentuoso sudamericano risponde ad una domanda sulle sue attitudini tecnico-tattiche: <<Sono un esterno d’attacco, ho giocato da prima punta all’occorrenza, nel Panathinaikos, e sono riuscito a segnare tanto>>. La gara più bella? <<Finale di Coppa di Grecia, Panathinaikos-Aris Salonicco 1-0 con un mio gol>>. Il Vice Presidente Cosentino illustra i dettagli dell’operazione: <<Un club come il nostro può ingaggiare un giocatore come Leto soltanto in una situazione come quella attuale, altrimenti sarebbe stato fuori portata. Benitez ha detto che lui è un giocatore di quelli che possono cambiare una gara da soli, è vero, ho sentito queste parole in tv. Cosa accadrebbe a Leto se Gomez dovesse restare? L’anno scorso mi fu chiesto cosa sarebbe successo a Castro se Barrientos e Gomez fossero rimasti… Lucas ha giocato 36 partite. Il calcio non è matematica, quando puoi inserire un giocatore di qualità in organico devi sempre farlo>>. Ed il Catania lo sa.