Sea Watch ancora a largo di Lampedusa, Onu chiede all’Italia lo sbarco
Sea Watch ancora a largo di Lampedusa. Dopo 9 giorni a largo dell’isola siciliana con 43 migranti a bordo la situazione a bordo della nave dell’Ong olandese è diventata insostenibile anche a causa del gran caldo.
Oggi intanto l‘Onu ha formalmente chiesto all’Italia di fare sbarcare i migranti Sea Watch: “L’Italia ha la responsabilità di far sbarcare queste persone” e “nessuno dovrebbe tornare” nella Libia scossa dalla guerra. Lo ha detto la portavoce dell’agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr) Babar Baloch, riferendosi alla nave ferma in acque internazionali a 15 miglia da Lampedusa. “Questi disperati devono essere sbarcati, è un obbligo sancito dalle norme internazionali”, ha aggiunto.
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini per tutta risposta ha ribadito al premier Giuseppe Conte la politica dei “porti chiusi”. E’ necessaria, dice Salvini, una “nuova energica iniziativa di sensibilizzazione” nei confronti dei Paesi Bassi, visto che la nave batte bandiera olandese.
Sea Watch ancora a largo di Lampedusa, per Salvini è responsabilità dell’Olanda
“All’Olanda – continua Salvini – spetta un responsabile esercizio dei propri poteri sovrani sulla nave e sulle persone a bordo, nonché sulla conseguente esigenza di porre in essere, prontamente ed efficacemente, ogni azione necessaria, anche sotto il profilo dell’ordine pubblico, affinché sia assicurato il rispetto integrale del complessivo quadro normativo”.
In risposta al vicepremier il premier Conte è intervenuto nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio europeo: “Sono intervenuto, ora attendiamo risposta da Olanda” “Mi è stata girata lettera di Salvini, sono già intervenuto approfittando dei lavori del Consiglio europeo e adesso attendiamo una risposta.”