SCUOLA:PIANO DIMENSIONAMENTO SICILIA INVIATO A MINISTERO

Regione Sicilia

E’ stato inviato al Ministero dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca il piano di dimensionamento imposto dalle ultime disposizioni del governo nazionale per la stabilizzazione finanziaria con legge 15 luglio 2011, n.111, con effetto dall’inizio dell’anno scolastico 2012-2013. Il pian…

Regione Sicilia

di redazione

La Regione Sicilia rende noto che è stato inviato al Ministero dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca il piano di dimensionamento imposto dalle ultime disposizioni del governo nazionale per la stabilizzazione finanziaria con legge 15 luglio 2011, n.111, con effetto dall’inizio dell’anno scolastico 2012-2013. Il piano di dimensionamento collega l’autonomia scolastica dei singoli istituti al rispetto di determinati parametri numerici. Il piano di intervento comportera’, gia’ a decorrere dall’inizio del prossimo anno scolastico, la soppressione di 143 autonomie scolastiche. Per la predisposizione del documento, l’assessorato regionale per l’Istruzione e la Formazione professionale ha coinvolto, con l’attivazione di un apposito tavolo tecnico, tutti i soggetti istituzionali interessati alla procedura: enti locali, Upi, Anci, organizzazioni sindacali della scuola regionali e territoriali, consigli scolastici provinciali, Uffici scolastici territoriali e Ufficio scolastico regionale. I parametri numerici tenuti in considerazione, cosi’ come previsto dalla direttiva del presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, sono stati quelli fissati dalla legge regionale n.6/2000. I limiti quantitativi entro i quali sono stati computati anche gli alunni delle scuole materne regionali e comunali autorizzate, affidate alla responsabilita’ organizzativa e funzionale dei dirigenti scolastici, sono stati utilizzati soprattutto per mantenere in vita quelle autonomie scolastiche ritenute essenziali nei singoli territori per assicurare un servizio scolastico efficace, in particolare in quelle realta’ periferiche o con presenza di evidenti forme di disagio sociale. Per coniugare l’esigenza di garantire un servizio scolastico ottimale con la necessita’ di realizzare una riduzione della spesa, si e’ proceduto agli accorpamenti di istituzioni scolastiche in tutti i casi in cui non pregiudicheranno l’efficienza del servizio scolastico anche al di sopra dei limiti minimi fissati della legge n.6. Solo per circoscritte situazioni l’assessorato si e’ discostato dalle indicazioni formulate in sede di tavolo tecnico, a seguito di una valutazione positiva di una serie di osservazioni pervenute da soggetti istituzionali, culturali, occupazionali, espressioni di specificita’ territoriali in data successiva alla concertazione del tavolo tecnico. Va, inoltre, evidenziata una precisa scelta relativa ad una gran parte degli attuali Licei artistici che promanano dai preesistenti Istituti d’arte; per questa tipologia di istituzioni scolastiche si e’ ritenuto di non procedere ad interventi di dimensionamento, poiche’ si procedera’ in tempi brevissimi alla verifica della possibilita’ di attivare provvedimenti di accorpamento con gli Istituti d’arte regionali, insistenti nei medesimi territori, per i quali e’ gia’ stata avanzata al Ministero, una richiesta di statizzazione, e al tempo stesso, assicurare la possibilita’ di mantenere invariata la tradizionale offerta formativa con l’attivazione di corsi di istruzione e formazione professionale, in coerenza con le consolidate vocazioni artistiche e produttive dei singoli territori. Il piano di intervento comportera’, gia’ a decorrere dall’inizio del prossimo anno scolastico, la soppressione di 143 autonomie scolastiche. “Questo enorme sforzo organizzativo – ha detto l’assessore regionale per l’Istruzione e la Formazione professionale, Mario Centorrino – costituisce nell’immediato il massimo di contrazione possibile, al di la’ della quale si rischierebbe di incidere negativamente sull’efficacia dei processi educativi nell’ambito regionale, e soprattutto in quei contesti in cui l’istruzione e’ il piu’ avanzato strumento di contrasto alle carenze socio-economiche e alle devianze comportamentali”.