Scuola, studenti in corteo a Palermo. Scontri, cariche e feriti

Il corteo degli studenti che a Palermo sta attraversando via Maqueda, paralizzando il traffico nel centro cittadino, si e’ fermato davanti al Palazzo della Provincia, dove e’ stato srotolato uno striscione.

di redazione

PALERMO, 16 NOV – Il corteo degli studenti che a Palermo sta attraversando via Maqueda, paralizzando il traffico nel centro cittadino, si è fermato davanti al Palazzo della Provincia, dove è stato srotolato uno striscione sul quale i ragazzi hanno scritto: ”Profumo di minchiate: tablet nelle scuole mentre i tetti crollano”. Contro il portone della Provincia sono state lanciate delle uova. Il corteo, organizzato dagli Studenti Medi, è partito da piazza Verdi, davanti al teatro Massimo.
AGGIORNAMENTO: La polizia ha caricato a Palermo gruppi di giovani dei centri sociali, rispondendo al lancio di pietre, bottiglie di vetro e petardi. Tre poliziotti sono rimasti feriti. Gli scontri sono avvenuti davanti palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione, dove ci sono stati lanci di cannoli, e poi davanti alla Cattedrale. Chiusi per ragioni di sicurezza gli ingressi della stazione centrale. Un poliziotto ferito probabilmente con una pietra e alcuni suoi colleghi contusi. E’ questo, al momento, bilancio di una manifestazione di studenti in corso da stamane a Palermo. Nel mirino dei giovani il presidente della Regione Rosario Crocetta, reo, a detta degli studenti che in testa al corteo portano uno striscione proprio contro il neo governatore, di rappresentare la continuità del governo Lombardo. Un poliziotto è rimasto ferito durante gli scontri: l’agente ha un grosso taglio alla mano dopo essere stato colpito da una grossa pietra. La polizia ha sequestrato spranghe e altro materiale rinvenuto ad alcuni dei manifestanti. Altri agenti sono rimasti contusi durante il lancio di pietre e bottiglie e hanno dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari di un’ambulanza giunta sul posto. Lungo corso Vittorio Emanuele in pieno centro è stata costituita una sorta di zona rossa presidiata da agenti, carabinieri in tenuta antisommossa. Molti i negozianti che durante la sassaiola e il lancio di lacrimogeni hanno abbassato le saracinesche.