Scuola, rapporto Eurydice su equità rivela differenze in Ue

FIRENZE (ITALPRESS) – L’ultimo rapporto della rete Eurydice, “Equity in school education in Europe: Structures, policies and student performance”, indaga sul ruolo dell’istruzione nell’integrazione dei giovani nella società e nel mercato del lavoro. L’istruzione svolge un ruolo chiave nei loro confronti ed è pertanto un mezzo fondamentale attraverso il quale le società europee possono diventare più eque e più inclusive.

Lo studio identifica le strutture e le politiche associate a una maggiore equità del sistema in relazione soprattutto ai risultati degli studenti e prende in esame 42 sistemi educativi europei. L’analisi di Eurydice ha rivelato che una spesa pubblica per studente più elevata può ridurre le differenze di rendimento tra studenti delle scuole primarie con risultati scarsi e buoni. Vi sono tuttavia differenze significative in tutta Europa nel livello di finanziamento pubblico per studente, che vanno da 1.940 (Romania) a 13.430 (Lussemburgo) standard di potere d’acquisto (SPA), riflettendo in parte le differenze di dimensione dell’economia. La maggior parte dei paesi, ossia Repubblica ceca, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Lettonia, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovenia, Slovacchia e Regno Unito, spende tra i 4000 e gli 8000 SPA per studente. Il dato italiano è più precisamente di 5.852 SPA, molto vicino alla spesa media europea di 5.962 SPA.

Permangono ancora ostacoli alla partecipazione all’educazione e cura della prima infanzia di qualità. I bambini che partecipano all’educazione e cura della prima infanzia (ECEC) ne beneficiano in termini di sviluppo complessivo e di rendimento scolastico. Ciò è particolarmente valido per i bambini che provengono da contesti svantaggiati. Tuttavia, nella maggior parte dei paesi europei i bambini provenienti da famiglie svantaggiate partecipano mediamente meno all’ECEC. Le politiche per migliorare l’equità nell’ECEC includono l’estensione dell’accesso e il miglioramento della qualità dell’offerta, ad esempio, impiegando personale sempre più qualificato.