Scuola plastic free, la prima in Sicilia è un istituto di Favara (Ag)
Scuola plastic free. Dopo avere aderito all’appello #StopSingleUsePlastic nelle scuole, lanciato da Marevivo Onlus, l’Istituto Comprensivo “Bersagliere Urso” di Favara (Ag) è stato il primo a passare all’azione diventando plastic free.
Niente più bicchierini di plastica per il caffè, sostituti con quelli di carta, grazie ad un’idonea circolare rivolta ai docenti, e 300 borracce in alluminio distribuite agli studenti per evitare l’uso di bottigliette di plastica.
Scuola plastic free, tutte le iniziative saranno presentate venerdì 15 febbraio
Tutte le iniziative plastic free saranno presentate proprio all’istituto “Bersagliere Urso” venerdì 15 febbraio alle 10:00 in occasione della giornata di educazione ambientale e sensibilizzazione sul problema dell’inquinamento da plastiche. All’incontro parteciperanno: il Dirigente scolastico dell’istituto “Bersagliere Urso”, Brigida Lombardi; il Comandante della Capitaneria di Porto Empedocle, Gennaro Fusco; il Vice Presidente, e Responsabile delle Delegazione regionale Sicilia, di Marevivo, Fabio Galluzzo e il sindaco di Favara, Anna Alba.
Durante l’evento i ragazzi si uniranno anche al movimento internazionale #FridaysForFuture guidato dall’attivista svedese Greta Thunberg per chiedere ai Governi di agire contro i cambiamenti climatici per salvaguardare il futuro delle nuove generazioni e di tutto il Pianeta. Marevivo ha invitato tutte le scuole a mobilitarsi e ad aderire a questa protesta attraverso un’azione collettiva condivisa sui social network.
«Questa iniziativa è stata accolta con entusiasmo da docenti, dirigente, sindaco, alunni e genitori. Ci auguriamo che l’istituto di Favara farà da apripista non solo per le altre scuole siciliane – dichiara Fabio Galluzzo – ma anche per tutti gli istituti italiani. Le nuove generazioni ci stanno chiedendo di invertire rotta e lo dimostra anche il movimento internazionale #FridaysForFuture nato spontaneamente dai ragazzi. Il cambiamento è possibile ed è proprio nelle scuole, dove si formano i futuri custodi del nostro Pianeta, che bisogna partire».