Sculture di carta washi di Janine von Thungen a Palazzo Branciforte
Sculture di carta washi. Le opere di Janine von Thüngen sono fatte di tempo. E di carta. Sono sospese o crescono fuori dal suolo, leggere, compatte, con i loro strati pressati, composti, in un unico, impalpabile insieme.
“Tempo Trasposto” – la personale che si inaugura venerdì 24 maggio alle 19 a Palazzo Branciforte (via Bara all’Olivella), nel cuore di “Palermo delle donne” – è un percorso sereno dentro il tempo, senza parole. Un viaggio che potrebbe finire in un soffio visto che si tratta di carta, potrebbe bruciare e distruggersi: e proprio per questo riesce a raccontare in maniera indelebile, la precarietà della vita e l’ineluttabilità del tempo.
Per questa mostra, curata da Stefania Morici e Clara Monroy di Giampilieri, a Palazzo Branciforte, tante “sculture dinosauri” – sistemate dentro l’antico Monte di Pietà, l’ex banco dei pegni ancora visibile nel Palazzo – che si immergono in un tempo lontano, da cui sono dovute fuggire.
“Il corpo delle opere è fatto di un impasto particolare di cellulosa morbida mischiata a colla e indurenti – spiega l’artista -. L’impasto viene pressato tra due forme di silicone, impronte ricavate delle antiche mura di catacombe romane.
Attraverso una lenta essiccazione, l’impasto si indurisce per rivelare degli spessi fogli di carta molto materici che sembrano librarsi nello spazio. Minuziosamente, con una pazienza da certosina, strato su strato vengono applicati strappi della preziosissima carta giapponese Washi, pregiata, forte, resistente, e al contempo candida, morbida, trasparente ed elegante e, non contenendo lignina, non ingiallirà mai nel tempo”.
Sculture di carta washi, le opere di Janine von Thüngen affrontano temi attuali
“Ancora una volta, Fondazione Sicilia è lieta di ospitare una mostra di arte contemporanea che sicuramente farà riflettere. Le opere di Janine von Thüngen – afferma il presidente, Raffaele Bonsignore – affrontano infatti temi assolutamente attuali, come il fluire del tempo, ma anche il rapporto con la natura e la condizione delle donne. Un percorso che non mancherà di suscitare riflessioni e dibattiti”.
“La collaborazione con Fondazione Sicilia permette a Palermo delle Donne di presentare un’artista straordinaria che riesce a dare corpo al precarietà – spiega Stefania Morici, curatrice della personale e ideatrice di Palermo delle Donne -. Ogni sua scultura è un viaggio all’indietro alla ricerca del Tempo perduto”.
Per le sculture di “Tempo Trasposto” Janine von Thüngen ha strappato un chilometro e mezzo di carta Washi in migliaia di minuscoli pezzettini. Il tempo necessario per essiccare le sculture è lungo, ma il tempo per “sovrapporre” migliaia di strati di carta Washi uno sull’altro, è molto più lungo, soprattutto per la necessità di renderlo omogeneo. Sempre la stessa azione, migliaia di volte.
“Una volta finito, tutto questo tempo potrebbe bruciare facilmente in un attimo, ed essendo carta, il processo sarebbe irreversibile – continua l’artista -. Non rimarrebbe nulla. Ci dimenticheremmo della sua stessa esistenza, anche perché è bianca. Eterea. Forse le parole devono ancora arrivare alla carta? Immagino che ogni strato di Washi, leggerissima, delicata e trasparente conterrà in futuro una o più segni o parole, frivole o eterne”.
La scultura in bronzo, “Doppia eternità” (2018) – sistemata nel grande atrio di accesso al Palazzo -, è stata creata con la stessa matrice in silicone delle opere su carta. Sono sorelle, anzi gemelle. Una eterna e pesante. L’altra effimera e leggera, e potrebbe bruciarsi in un minuto. Queste due gemelle si guardano ad uno specchio che non esiste, visto che è una lastra in ferro Cor-ten. Le gemelle danzano, formando una coppia che non si unirà mai, perché saranno sempre degli opposti.
Gli altri appuntamenti di “Palermo per le donne”
Sempre domani (24 maggio), due appuntamenti con le discipline yoga, proposte in luoghi non convenzionali, su idea dell’insegnante Chiara Pantaleone: per il ciclo “Essere in ritmo: uomo e donna nel cerchio della vita. Una sessione alle 9 e una alle 18,30 alla chiesa dello Spasimo. Sabato alle 17 al museo RISO, “Essere in ritmo: uomo e donna nel cerchio della vita e “La forza del femminile: dall’energia ciclica all’energia stabile”: incontro con Concetta Anita Sansone.
A seguire, alle 18,45, performance di djambe africani e moderni della percussionista Angela Mirabile. Chiude un’esperienza di drum circle aperta al pubblico.
Sempre domani (24 maggio), alle 18 nella sala storica della Biblioteca Comunale di Casa Professa, Eleonora Lombardo presenta il suo libro “Disobbedienza sentimentale” (Cairo Editore), intervistata da Salvatore Savoia. Invece sabato, alle 17 alla GAM, “Anna Valdina e Rosalia Novelli: due donne contro”, conversazione tra Rita Alù e Mariella Pasinati, docente di storia dell’arte e presidente della Biblioteca delle donne. Seguirà la proiezione dei book trailer dei due libri di Rita Alù “Schiava e Sorella” e “Io, Rosalia N.” (Torri del Vento Edizioni).
Palermo per le donne
PALERMO DELLE DONNE nasce con il supporto di Ars, Fondazione Federico II, Comune di Palermo, Città Metropolitana, Assessorato Regionale dei Beni Culturali, Polo Museale di Arte Moderna e Contemporanea, Fondazione Sant’Elia, ConfCommercio Palermo, Fondazione Sicilia, Rettorato, Università di Palermo_Facoltà di Architettura, Settimana delle Culture, Ordine degli Architetti, Ordine dei Medici, Confartigianato Turismo e Spettacolo, Confartigianato Donne Impresa, Fondazione Maimeri. Media Partner ELLE e DDN tv.