Scricchiola la fiducia al governo Lombardo

Sembra scricchiolare definitivamente il governo di Raffaele Lombardo dopo le spaccature che hanno portato alle dimissioni dell’assessore Piraino.

Fino ad ora l’appoggio del PD è stato fondamentale per il sostegno fornito alla giunta regionale ma il 19 febbraio, o la domenica successiva, attraverso un referendum, il Partito democratico chiamera’ a raccolta i propri iscritti per stabilire se continuare ad appoggiare il governo regionale guidato da Raffaele Lombardo. “Verrà quindi deciso se portare avanti il progetto di alleanza con il Terzo Polo e gli autonomisti” – dice Enzo Napoli, coordinatore della commissione regionale per il congresso, a cui l’organismo nazionale di garanzia ha affidato il compito di indire la consultazione.

“Il Pd ha un grande problema da risolvere: stando così le cose, a maggio dovrà amministrare, possibilmente con il Terzo polo, la città di Palermo. Una prospettiva chiaramente inaccettabile: non sarebbe più all’opposizione, non potrebbe più gridare che il centrodestra ha fallito, dovrebbe addirittura, udite udite, governare per risolvere i problemi e rilanciare l’economia. Ecco allora la soluzione: aggiungere elementi di confusione, dimostrare di essere spaccato al proprio interno, ufficializzare che la classe dirigente democraticamente eletta non è capace di scegliere, né ha il coraggio di difendere le scelte assunte e ribalta, pur sapendo di essere fuori tempo massimo, la linea di partito tramite il referendum”. Questo quanto dichiarato dal vicepresidente vicario del consiglio comunale di Palermo Salvo Alotta.

“Ironia a parte – continua Alotta – è ora di dire basta. Assumiamoci tutti le nostre responsabilità e pensiamo a vincere le elezioni, non per mettere una bandierina su Palermo ma programmando un percorso di rinascita di una città in stato di abbandono”.