Palermo, 21 ott. – Un carico d’avorio è stato rinvenuto nel relitto di Stentinello, gi’ molti decenni fa identificato nelle acque tra Santa Panagia e Thapsos, nel siracusano, a una profondit’ di circa dieci metri. La Soprintendenza del mare della Regione siciliana, infatti, ha intrapreso una campagna di studi che ha permesso di documentare la presenza di una gran quantit’ di resti di anfore del tipo Corinzio databili tra il IV e gli inizi del III secolo avanti Cristo. Queste anfore dalla tipica bocca ovale sono state recentemente riclassificate e attribuite o a fabbriche corciresi o, addirittura, probabilmente magno greche
Ma tra i resti del carico di anfore sono state ritrovate alcune zanne di elefante di varia lunghezza. In particolare, sono stati individuati e parzialmente recuperati frammenti di almeno 5 zanne, tra le quali una completa.
Si tratta, evidentemente, di una limitata spedizione di avorio inserita in un carico anforaceo destinato ad alimentare il ricco artigianato di Siracusa a quel tempo particolarmente ricco e fiorente. Le zanne sono attualmente in corso di restauro presso i laboratori della Soprintendenza del Mare a Palermo, e di studio da parte del paleontologo siracusano Salvo Chilardi.
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