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Scontri tra Polizia e manifestanti al corteo pro Palestina a Milano

Tafferugli a Milano tra polizia e manifestanti al corteo pro Palestina. Imbrattate con la vernice rossa le vetrine di banche e negozi. Slogan anche contro il governo e la premier Giorgia Meloni. In particolare, è apparsa la scritta ‘Spara a Giorgia’ sulla vetrina di una banca in piazzale Lagosta dopo il passaggio del corteo.

“Esprimo la mia solidarietà al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che oggi è stata oggetto di un atto violento e inaccettabile da parte di un manipolo di mandanti morali di atti omicidi nei confronti delle più alte cariche dello Stato. Urge porre un argine nei confronti di un’inquietante escalation di violenza verbale e non soltanto verbale da parte di questi odiatori rivestiti di falsi ideali di pace”. Così il ministro della Cultura, Alessandro Giuli.

“Scritte minacciose rivolte a Giorgia Meloni e vergognose aggressioni ai danni delle forze di polizia durante il corteo pro Palestina a Milano. Fatti gravissimi che continuano a ripetersi a ogni manifestazione e che sono il frutto di una pericolosa campagna di demonizzazione dell’avversario politico e delle donne e degli uomini in divisa. In troppi continuano a scherzare con il fuoco. Al presidente del Consiglio e alle forze dell’ordine giunga la mia solidarietà e quella del Senato della Repubblica”. Lo dichiara Ignazio La Russa, presidente del Senato.

“Solidarietà a Giorgia per le minacce. Questi sarebbero i ‘pacifisti’ che il 25 aprile andranno in piazza cercando fascisti che non ci sono, mentre il primo maggio parleranno di lavoro anche se non hanno mai faticato”. Così, invece, sui social il vicepremier e ministro, Matteo Salvini.

“‘Via via la Polizia’ urlavano oggi i violenti manifestanti di Milano, mentre invitavano a sparare al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Come negli anni ’70. Le forze di polizia italiane non hanno nulla a che fare con ciò che accade a Gaza. Così come nessun altro cittadino italiano, compreso il presidente Meloni. Perché dunque portare qui l’odio e la violenza che si vorrebbero censurare e combattere in Palestina? Accade da mesi. La cosa più inaccettabile è il fatto che alcune forze politiche stiano coscientemente buttando benzina sul fuoco da mesi, alimentando odio, violenza, polarizzazione e fratture sociali”. Così su X il ministro della Difesa, Guido Crosetto. “Non so dove vogliano arrivare (e se lo sappiano loro) ma stanno contribuendo a incrementare in modo irresponsabile un clima pericolosissimo e non avranno alcuna scusa quando il vento diventerà tempesta”, conclude Crosetto.

– foto IPA Agency –

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