di redazione
Palermo Calcio: Una partita dall’andamento altalenante termina nel peggiore dei modi per i colori rosanero. Il Palermo viene sconfitto per 2-3 dall’Udinese al “Barbera”: vantaggio bianconero firmato da Muriel, pari di Miccoli dal dischetto, nuovo vantaggio friulano segnato da Angella, 2-2 realizzato da Hernandez, gol decisivo di Benatia.Rispetto alla sfida di Torino Sannino recupera Morganella, che occupa la corsia di destra: Munoz prende invece il posto dello squalificato Donati. In attacco solito tandem Ilicic-Miccoli. Rispetto alle indicazioni della vigilia nella squadra di Guidolin sono in campo Gabriel Silva per Pasquale e Muriel per Zielinski: il colombiano fa coppia con Di Natale nel reparto avanzato. Stupenda la cornice del “Barbera”, un’autentica bolgia.Spinto dal suo pubblico, il Palermo parte subito forte. Al 3′ un tiro di Miccoli da buona posizione viene respinto in angolo da Benatia. Sei minuti più tardi il capitano libera alla conclusione Barreto dai venti metri: Brkic si salva in angolo.Alla prima palla gol, l’Udinese passa però in vantaggio. Lungo lancio in profondità per Muriel, che al 10′ sfrutta l’errato piazzamento della difesa rosanero e insacca sotto la traversa di Sorrentino dopo aver saltato Dossena.La squadra di Sannino prova a reagire con una combinazione Ilicic-Kurtic che permette a quest’ultimo di calciare verso la porta, senza però centrarla. E’ poi Faurlin a tentare di andare a segno con un colpo di testa impreciso su azione d’angolo. I friulani rispondono con una punizione di Di Natale di poco alta.Al 33′ i rosanero hanno la chance di riaprire la sfida: Heurtaux stende in area Miccoli, servito dalla sinistra. Giannoccaro non può che decretare la massima punizione. Dal dischetto il capitano “spara” un missile sotto la traversa un minuto più tardi, facendo esplodere il “Barbera”. Quattro minuti dopo la rete del Palermo Giannoccaro annulla il 2-1 a Dossena. Su cross dalla destra, Barreto in tuffo gira di testa verso la porta: prodigioso l’intervento di Brkic, il numero 8 rosanero ribadisce in rete in posizione leggermente irregolare.In apertura di ripresa, subito due grandi chances per la squadra di Sannino. Miccoli viene liberato da Barreto a centro area al 4′: il destro del capitano, contrastato al momento della conclusione, termina sopra la traversa. Stesso esito, poco dopo, per un tocco morbido del numero 10 da posizione defilata su Brkic in uscita. Due occasioni nitide per le quali è più che giustificato il rammarico del “Barbera”.All’8′ Giannoccaro ravvisa un rigore decisamente dubbio per i bianconeri. Su un angolo dalla destra, il direttore di gara scorge un tocco di mano di Aronica in piena area: le immagini sembrano però escludere il tocco del difensore del Palermo. A fare giustizia, in ogni caso, ci pensa Stefano Sorrentino. Il numero 54 intuisce la direzione del tiro di Di Natale e respinge il calcio di rigore con le gambe. Esplode il pubblico rosanero.Dieci minuti più tardi la squadra di Guidolin trova però la rete del 2-1, sempre sugli sviluppi di un corner. Munoz non riesce a contrastare Angella, che stacca più in alto e consegna il vantaggio all’Udinese. Una doccia gelata, che fa piombare nello sconforto tutto l’ambiente rosanero. Il palo colpito in contropiede da Badu al 24′ evita alla squadra di Sannino un colpo che avrebbe avuto il sapore di una sentenza anticipata.Sannino inserisce Hernandez per Kurtic e Garcia per Dossena per irrobustire la spinta e provare a cambiare le sorti dell’incontro (entra anche Arevalo Rios a “far legna” al posto di Faurlin). Dopo una buona azione costruita da Ilicic (che purtroppo incespica sul pallone dopo aver saltato un avversario al limite dell’area), è proprio il nuovo entrato Hernandez che infiamma il finale di partita. Il numero 11 torna al gol dopo un lunghissimo digiuno con un fantastico sinistro che non lascia scampo a Brkic.Purtroppo per il Palermo, è un fuoco di paglia. Due minuti più tardi i friulani trovano la rete del 2-3 con una insistita azione sulla destra, iniziata con un tiro di Gabriel Silva parato da Sorrentino. Sulla respinta Basta calcia addosso al portiere rosanero, con il pallone che termina sui piedi di Benatia. E’ il difensore marocchino a spingere la palla in rete. Un gol che sembra essere la fotografia di una stagione costellata di episodi simili. Il pari tra Torino e Genoa allunga a quattro punti la distanza tra la squadra di Sannino e i rossoblù: il Palermo resta fermo a quota 32.
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