Scoma “Nel Recovery Plan risorse per il Sud, puntare sul lavoro”
ROMA (ITALPRESS) – “Io credo che l’investimento nel Recovery Plan” per il Sud “sia importante, penso che i soldi non siano mai abbastanza però da 0 a 1 è un miglioramento. Sarà un momento importante e spero che le amministrazioni possano essere realmente pronte, purtroppo quello che a volte scontiamo è la cattiva organizzazione”. Lo ha detto il deputato di Italia Viva Francesco Scoma, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress.
“Credo che superata l’emergenza bisogna pensare a strutturare un percorso di crescita che possa portare all’occupazione stabile. Penso più alla creazione di posti di lavoro stabili che una assistenza immediata”. Parlando del Ponte sullo Stretto di Messina, Scoma ha ricordato che realizzarlo costa circa “9 miliardi, al 90% può essere finanziato da privati, può dare lavoro a circa 100mila persone ed è la pietra miliare per lo sviluppo del sud”. Su una sua possibile candidatura a sindaco di Palermo il deputato di Italia Viva ha sottolineato come questo sia un momento difficile, “la situazione del Comune di Palermo è molto precaria e sta attraversando un momento di grandissima difficoltà. Penso che a un certo punto l’amore per la città ti spinge a volerci pensare realmente e questo pensiero da 1 a 100 arriva a 80. Diciamo che la città merita grande attenzione e passione, fare il sindaco della tua città è il mestiere più bello del mondo. La prima cosa importante da fare è risolvere lo smaltimento dei rifiuti, la seconda è il problema delle infrastrutture, la terza è aprire la città a un turismo di qualità con la realizzazione di un paio di porti turistici ampliati, infine risolvere il problema del traffico con una razionalizzazione di percorsi alternativi”.
Parlando di politica nazionale e dell’ipotesi di una federazione di centro ha aggiunto: “Credo che vada fatta una differenziazione tra rapporto locale e nazionale, a livello nazionale bisogna mettersi insieme perchè molti partiti da soli non potranno essere presenti nelle future consultazioni, ci sono diverse sigle presenti in Parlamento come +Europa o Azione che insieme a Italia Viva potranno pensarci seriamente, se condivideranno gli stessi ideali e la stessa voglia. Mentre a livello locale esistono realtà diverse”. Infine la proposta del segretario dem, Enrico Letta, di tassare i grandi patrimoni per dare una “dote” ai diciottenni. “Letta ha fatto il suo colpo di teatro ma non credo gli sia uscito bene, credo sia giusto fare una battaglia per diminuire le tasse e non aumentarle”, ha concluso.