Oltre il 78% degli autobus Amat che effettuano il servizio di trasporto pubblico urbano a Palermo si sono fermati oggi in occasione dello sciopero nazionale proclamato dai Cobas del Lavoro Privato.
Su 190 vetture uscite stamattina dal deposito, ne sono rientrate 150. Tutti i tram – 15 su 15 (100%) – sono tornati in rimessa, comportando il blocco totale delle quattro linee cittadine. È questo il bilancio dello sciopero a Palermo, dove i Cobas hanno sostenuto la protesta decisa a livello nazionale per “tutelare i diritti consolidati nel tempo dagli autoferrotranvieri” e per respingere al mittente “ogni ipotesi di privatizzazione, liberalizzazione e finanziarizzazione dei trasporti”.
“All’Amat la protesta ha registrato un notevole successo, viste le alte percentuali di adesione degli autisti”. A dirlo è Carlo Cataldi, coordinatore regionale dei Cobas Lavoro Privato settore Trasporti, secondo cui “l’Amat, fornendo dati al ribasso, peraltro smentiti dai fogli di servizio, ha comunque messo in evidenza il vero problema di questa azienda: la mancanza di mezzi”.
“Con appena 190 bus – conclude Cataldi – non si riesce a garantire un servizio di trasporto pubblico degno della quinta città d’Italia per popolazione, quarta per presenze turistiche. Il rilancio dell’azienda non può che passare da un considerevole incremento delle vetture e dalla nomina di un management all’altezza di predisporre un piano di trasporto integrato metropolitano”.
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