Sciacca pistole e un fucile in casa, arrestato un ottantenne
Sciacca pistole e un fucile in casa. I Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento hanno arrestato un anziano trovato in possesso di un vero e proprio arsenale di armi e munizioni.
Durante il blitz, condotto con unità cinofile e metal detector, i militari hanno scovato 12 pistole semiautomatiche e revolver, un fucile di fabbricazione artigianale ed oltre quattrocento cartucce.
Lo stavano pedinando già da qualche mese, i carabinieri della Compagnia di Sciacca, che avevano notato degli strani incontri tra l’uomo 80 enne ed alcuni soggetti di interesse operativo.
Ma a tutto pensavano, fuorché di trovare nel corso del blitz all’interno della sua abitazione, un arsenale di pistole e munizioni nascosto nei luoghi più impensabili.
L’operazione, frutto di una intensa attività informativa sviluppata sul territorio saccense, è stata portata a termine all’alba, da una dozzina di carabinieri che hanno fatto irruzione nel domicilio dell’anziano.
Durante la perquisizione, svolta con unità cinofile e metal detector, sono saltate fuori 12 pistole di vari calibri, revolver e semiautomatiche, tra cui alcune con matricola abrasa, un fucile di fabbricazione artigianale, oltre 400 cartucce e dispositivi per la pulizia e manutenzione delle armi.
Le pistole erano nascoste in vari punti della casa, alcune dentro dei calzini, altre dentro un paio di stivali ed altre ancora all’interno di un barattolo di vernice.
Sciacca pistole e un fucile in casa, blitz con le unità cinofile
Una pistola è stata subito trovata nella giacca che l’uomo indossava al momento del blitz. I carabinieri, grazie anche all’aiuto di un’unità cinofila anti-esplosivo, hanno scovato centinaia di munizioni di diverso calibro, numerosi caricatori ed un kit per la pulizia delle armi, il tutto ben nascosto all’interno di una cuccia dove l’anziano teneva il suo cane.
Le armi, risultate perfettamente efficienti, sono state inviate ai carabinieri del Ris di Messina, per le successive verifiche ed analisi balistiche, allo scopo di verificare se le stesse siano state utilizzate in recenti fatti di sangue avvenuti in Sicilia.
Per l’uomo, sono subito scattate le manette con l’accusa di “illegale detenzione di armi e munizioni”.