La sua casa a Sciacca era un museo, ma illegale, per questo è stato denunciato dalla guardia di finanza. Un professionista adesso dovrà rispondere per i reati di impossessamento illecito di beni appartenenti allo stato e di ricettazione.
I militari delle fiamme gialle hanno individuato e sequestrato numerosi reperti archeologici detenuti illegalmente dal professionista saccense, in pensione. Si tratta di reperti ritenuti dalla Sovrintendenza di grande valore storico: due anfore del I e III secolo d.C., un vaso corinzio del V secolo a.C., una coppa dell’eta’ del bronzo, una coppa per ostie consacrate ed una pateretta del IV secolo a.C., due alabastron del V secolo a.C., oltre a svariate formelle decorative settecentesche in ceramica.
Dal risultato delle indagini è emerso come alcuni reperti corrispondano a quelli rubati in passato dalla tomba monumentale della famiglia Virgadamo, nel cimitero di Burgio.
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