Schiaffone dall’Agenzia delle Entrate: ci hanno ABOLITO per sempre i rimborsi | Questi italiani non hanno più alcun diritto

Persona con sguardo triste per ultime novità poco piacevoli - SiciliaNews24.it
Persona con sguardo triste per ultime novità poco piacevoli – SiciliaNews24.it

La situazione nelle ultime ore si è complicata sempre di più per questi cittadini. Controlla subito se sei in questa lista di sfortunati.

In Italia il sistema fiscale è sicuramente tra i più complicati da poter spiegare in parole semplici. Pertanto è giusto dire che spesso si possono ottenere importanti rimborsi dall’Agenzia delle Entrate, soprattutto quando ci si ritrova dinanzi ad alcuni errori o comunque in circostanze in cui chiedere il rimborso è il modo più semplice e corretto per ottenere indietro quanto spetta.

Quando spesso ci sono degli errori, come ad esempio nel calcolo delle imposte, il contribuente che si è ritrovato a pagare una tassa più alta rispetto a quella dovuta deve essere rimborsato in tempi brevi.

Talvolta, anche dinanzi a detrazioni e deduzioni fiscali, come ad esempio spese mediche o interessi sul mutuo, in base a una piccola differenza, il contribuente ha diritto a recuperare fondi che erano stati spesi in maniera errata.

Spesso ci si ritrova dinanzi anche a pagamenti eccedenti, come versamenti di acconti e quelli duplicati. Nel primo caso, sappiamo bene che se gli acconti che sono stati versati in anticipo superano l’importo delle imposte dovute a fine anno, allora bisogna ottenere un rimborso dell’eccedenza. Nel secondo caso, invece, quando i pagamenti sono duplicati per sbaglio, si può ottenere il rimborso senza grossi problemi.

I vari metodi per richiedere un rimborso

Dinanzi a controlli fiscali, il contribuente può ritrovarsi anche a rettificare una dichiarazione che è stata presentata in maniera errata. Comunque, anche quando ci sono controlli dell’Agenzia delle Entrate, se dovesse esserci un errore, automaticamente la persona sarà risarcita. Se non si sa come richiedere un rimborso, attraverso la presentazione del modello 730, si riceverà il tutto in busta paga o nella pensione.

Anche il modello Redditi, ovvero l’ex Unico, può essere utilizzato dal contribuente, soprattutto se quest’ultimo presenta l’IBAN. A volte, per chiedere una modalità di risarcimento economico, ciò si può fare attraverso una domanda scritta o comunque una PEC o raccomandata che, attraverso una ricevuta di ritorno, sancisce anche la protocollazione della richiesta effettuata.

Pensionato triste con sguardo rivolto verso il pavimento - foto Depositphotos - SiciliaNews24.it
Pensionato triste con sguardo rivolto verso il pavimento – foto Depositphotos – SiciliaNews24.it

Chi sono gli incapienti

Chiaramente i tempi possono variare anche in base al metodo utilizzato per effettuare la richiesta. Nelle ultime ore sembra proprio che ci sia una novità che sicuramente non piacerà a gran parte degli italiani. Stando a quanto riportato da money.it, nelle famose detrazioni delle spese del 730 del 2024 bisogna prestare attenzione a tutte quelle fatture che risultano intestate agli incapienti.

Questi ultimi sono tutti coloro che rientrano nella no tax area per il 2024. Sono pari a 5.500 € annui per i lavoratori autonomi o occasionali, 8.500 € annui per i dipendenti e la stessa cifra per i pensionati. Chi si trova al di sotto di questi redditi non ha diritto ad alcun tipo di detrazione d’imposta.