Continua a scendere anche se lentamente la curva dei nuovi contagi in Sicilia. Ieri i nuovi positivi sono sono 7.100 ma i dati confortanti riguardano i ricoveri in ordinaria e in terapia intensiva che hanno subito un deciso arresto.
Interessante anche il numero dei guariti che ieri sono stati oltre cinquemila. Una diminuzione dell’incidenza settimanale si è registra a livello nazionale, come emerge dal monitoraggio della Cabina di Regia dell’Istituto Superiore di Sanità sul Covid-19.
Il tasso di occupazione dei posti letto in rianimazione, a livello nazionale, si attesta al 16,7%, contro il 17,3% del precedente monitoraggio. Anche in area medica la percentuale scende: dal 31,6% della scorsa settimana si passa a un attuale 30,4% di posti letto occupati da pazienti Covid.
In Sicilia (dati di ieri) i ricoverati nei reparti ordinari sono 1.601 ricoverati, mentre in terapia intensiva sono 145, cinque casi in meno rispetto al giorno precedente.
Le nuove ospedalizzazioni dell’ultima settimana mostrano un chiaro trend in riduzione rispetto alla settimana precedente. La maggioranza dei pazienti in ospedale nel periodo considerato (17-23 gennaio) risulta non vaccinata o con ciclo non completo.
Per quanto riguarda invece la campagna vaccinale, gli over 12 anni con almeno una dose rappresentano l’88,02% del target regionale, mentre l’84,67% ha completato il ciclo primario. L’11,98% del target rimane ancora da vaccinare.
Con riferimento alla fascia d’età 5-11 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 23,36% del target regionale. Risultano avere completato il ciclo primario 17.024 bambini, pari al 5,41%.
Nonostante la curva sia in calo, per i sanitari le condizioni di lavoro rimangono critiche. Ieri, gli infermieri aderenti al Nursind sono scesi in piazza anche a Palermo, con un sit-in davanti alla Presidenza della Regione siciliana con delegazioni giunte da tutta la Sicilia per partecipare allo sciopero nazionale indetto dal sindacato.
Una protesta per chiedere maggiore dignità a una categoria allo stremo. Gli ospedali al collasso, afferma il sindacato, “non fanno altro che acuire il senso di profondo disagio vissuto dal personale sanitario dell’Isola che combatte da anni contro organici ridotti e promesse fino a oggi non mantenute”. “La nostra vita sta diventando un calvario tra colleghi che si sono licenziati e altri che prendono ansiolitici prima di andare a lavoro”, ha detto Aurelio Guerriero, segretario Nursind Palermo.
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