Sanità a Messina, truffa milionaria: coinvolti titolari di case di cura
Una truffa milionaria alla Sanità. I Finanzieri del Comando provinciale di Messina stanno eseguendo un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di 3 persone con il divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriali per 4 mesi oltreché il sequestro di oltre 3 milioni di euro nei confronti di 7 strutture sanitarie private convenzionate.
Si tratterebbe di proventi derivanti da una maxi truffa aggravata al Servizio Sanitario Nazionale.
Coinvolti in totale 26 soggetti tra funzionari pubblici dell’Asp di Messina, responsabili e dipendenti delle strutture private e titolari delle più conosciute ed importanti case di Messina.
Gli inquirenti si sono avvalsi del D.R.G. (Diagnosis Related Group), un sistema che consente di classificare ogni caso clinico in una determinata casella variabile in relazione alla diagnosi, agli interventi subiti, alle cure prescritte o alle caratteristiche personali del paziente ricoverato in una struttura accreditata.
Sulla base del D.R.G. ogni Regione prevede la tariffa da rimborsare alla casa di cura privata convenzionata, che grava sul Servizio Sanitario Nazionale.
L’inchiesta è consistita quindi in investigazioni documentali, accertamenti bancari, esami di testimoni, intercettazioni e acquisizioni informatiche.
Il gip ha inoltre precisato che dall’inchiesta è emerso un “articolato e collaudato meccanismo fraudolento, finalizzato a far lievitare artificiosamente l’entità dei rimborsi corrisposti dal sistema sanitario, che si realizzava attraverso l’indicazione nella scheda di dimissione ospedaliera un D.R.G. difforme rispetto alle reali attività effettuate”.