I militari del Comando Provinciale di Catania della Guardia di Finanza, nell’ambito di attività istituzionale volta alla tutela del sistema economico-finanziario, hanno eseguito un controllo nei confronti di un operatore professionale in oro, esercente altresì l’attività di “compro oro”, al fine di verificare il corretto adempimento degli obblighi previsti dalla normativa antiriciclaggio (D.Igs. n. 231/2007).
Si tratta di obblighi di collaborazione che la citata normativa pone in capo a talune categorie di soggetti economici, come ad esempio gli intermediari bancari e finanziari, gli istituti di pagamento, talune categorie di professionisti (notai, avvocati, commercialisti), al fine di impedire che il sistema finanziario possa essere utilizzato a scopo di riciclaggio e reimpiego di proventi di attività illecite.
Nel corso del controllo sono state, in particolare, analizzate oltre 560 operazioni commerciali, al cui esito sono emerse plurime, sistematiche e ripetute violazioni alla normativa antiriciclaggio, principalmente riferite all’omessa adeguata verifica della clientela e alla conseguente omessa conservazione della relativa documentazione.
Sono state inoltre riscontrate violazioni per:
• omessa dichiarazione delle operazioni in oro alla Banca d’Italia – Unità di Informazione Finanziaria (UIF). Tale comunicazione va resa quando l’operatore professionale in oro effettua compravendite di oro industriale e/o da investimento in nome proprio o per conto di terzi;
• inesatta o incompleta tracciabilità delle operazioni di acquisto di oro usato, di norma assicurata mediante la compilazione di apposite schede compendianti informazioni sul prodotto acquistato e sul cliente.
Nel complesso, l’attività ispettiva si è conclusa con la contestazione di 675 violazioni, con sanzioni pari a 13 milioni nel minimo e 52 milioni di euro nel massimo.
Il risultato emerso all’esito dell’attività ispettiva, svolta da unità specializzate del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catania, è frutto di una mirata selezione dei soggetti ritenuti più a rischio volta a evitare controlli indiscriminati.
Difatti, sulla scorta di specifiche analisi svolte sia a livello nazionale dal Nucleo Speciale Polizia Valutaria di Roma sia a livello locale dal Comando Provinciale di Catania della Guardia di Finanza, nel corso del 2023 sono stati effettuati plurimi controlli nei confronti delle diverse categorie di soggetti obbligati – che hanno permesso di riscontrare oltre 1.600 violazioni, tra cui molteplici omesse segnalazioni all’Unità di Informazione Finanziaria presso la Banca d’Italia (UIF) delle operazioni per le quali sussiste il sospetto che siano sottese al riciclaggio o al finanziamento del terrorismo.
L’attività delle Fiamme Gialle etnee testimonia l’impegno e l’attenzione che la Guardia di finanza rivolge alla prevenzione e al contrasto di tutte le forme di riciclaggio, in grado di inquinare l’economia legale e di alterare le condizioni di concorrenza a danno degli operatori onesti.
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