Sant’Agata Li Battiati, Floresta: “Il mio impegno per abbassare le tasse”
Sant’Agata Li Battiati va al voto. Il prossimo 11 giugno i cittadini del piccolo paese etneo saranno chiamati a indicare chi guiderà il Comune per i prossimi 5 anni.
Otello Floresta, attuale assessore al Bilancio, nella giunta guidata dal sindaco Carmelo Galati, si candida, nella lista civica “Liberi di fare bene”, ad amministrare la città. Sul “campo” dal 2002, quando viene eletto al Consiglio Comunale di Sant’Agata Li Battiati, inizia un lungo percorso politico, che lo porta oggi a sentirsi pronto per poter guidare la sua città, seguendo la linea tracciata dall’attuale sindaco.
“Gli anni di opposizione – ci racconta Floresta – sono stati “salutari”: per avanzare qualsiasi tipo di critica e per lavorare attivamente è necessario studiare e approfondire ogni aspetto della macchina amministrativa”.
La sua è candidatura all’insegna della continuità con l’amministrazione Galati. Quali saranno i punti fondamentali del suo programma per Battiati?
«Innanzitutto ho intenzione di continuare ad amministrare il paese come fosse casa nostra nella gestione degli stipendi, dei mutui ereditari, riuscire a mantenere alto il livello dei servizi. Poi sono 3 i punti fondamentali del mio programma: aprire un ufficio specifico per la ricerca di finanziamenti dall’Europa, in modo da tale da poter concentrare le risorse di cui dispone il Comune per abbassare le tasse e migliorare i servizi. In secondo luogo puntiamo a portare la percentuale di raccolta differenziata dal 60 all’80 – 90%, attraverso un controllo accurato del territorio».
Qualora vincesse le elezioni, Carmelo Galati farà parte della sua squadra di assessori?
«No, il sindaco Galati non ne farà parte. Se saremo eletti continueremo ad avvalerci della sua grande esperienza politica ed amministrativa».
Cosa vuol dire per lei oggi fare politica?
«Sono nato in una famiglia di venditori: prima mio nonno, poi mio padre e oggi io. Per cui nel mio lavoro sono abituato a dare delle risposte immediate. Questa è la più grande difficoltà che io vivo, perché da amministratore vorrei poter prendere decisioni sull’immediato, ma la burocrazia me lo impedisce. Sappiamo che si può essere eletti in politica per cambiare le sorti del paese dal governo centrale, legiferando, o per amministrare un territorio. Per me fare politica è cercare di amministrare il paese come abbiamo fatto finora, ovvero come se fosse casa nostra».
Cosa manca oggi a Sant’Agati Li Battiati?
«C’è da rivedere sicuramente la viabilità e realizzare un cimitero per gli animali d’affezione. Inoltre vorremmo dare maggiore risalto ad eventi culturali, ma con grande accuratezza nell’impiego delle risorse a disposizione, in quanto la precedenza viene sempre data ai servizi».
Perché la dovrebbero votare?
«Quando ho tenuto la conferenza stampa di presentazione ho scritto solo 3 parole, che ribadisco: competenza, esperienza e affidabilità. Ritengo di avere competenza amministrativa, esperienza politica e affidabilità in ciò in cui mi impegno e prometto di fare».