Sanremo 2013: Marco Mengoni vincitore festival musica italiana
di Arianna Quartararo
Dopo cinque giorni di musica e polemiche, il festival termina con la vittoria di Marco Mengoni e come si direbbe in Sicilia: ”il battesimo e’ finito dopo la portata dell’agnello e del sugo”.
di Arianna Quartararo
Dopo cinque giorni di musica e polemiche, il festival termina con la vittoria di Marco Mengoni e come si direbbe in Sicilia: “il battesimo è finito dopo la portata dell’agnello e del sugo”.
La serata è iniziata con un magnifico intro orchestrale, con la Littizzetto vestita da farfalla e col solito Fazio vestito da becchino. Gli ospiti si sono esibiti ordinati ,come una scolaresca in gita, in tutta la loro intonatura.
A cominciare è stato Raphael Gualazzi definito, da alcuni critici sordomuti, il Ray Charles italiano.
A seguire gli Almamegretta che si trovavano ultimi sia nella classifica provvisoria che in quella definitiva, insomma un trionfo.
Daniele Silvestri, il cui inizio della canzone, e non solo, assomiglia molto a “la società de’ li magnaccioni”, si è esibito ancora una volta con il sosia di Peppino Di Capri che faceva il mimo.
Poi i Modà, allegri come un gruppo di chierichetti nella messa della domenica mattina.
Il primo ospite della serata è stato Bianca Balti, che dimenticandosi degli orecchini a casa, ha usato i pendenti del lampadario in ferro battuto della hall dell’albergo.
Alle 21:50 era già il turno di Cristicchi, l’uomo che si pettina con i petardi, con la sua “prima volta da morto”. Forse autobiografica, considerata l’indole.
Maria Nazionale, si esibisce in un abito modello sirena- non quella dell’ambulanza- con la sua canzone perfetta da cantare al matrimonio del vostro miglior amico, se volete rovinarglielo.
Annalisa, direttamente dalla fucina della De Filippi, ricanta la sua Scintille. Il testo di questa canzone, ascoltato al contrario è sicuramente una preghiera raeliana (“satelliti che volano sopra le formiche…”)
Il secondo ospite, un mimo famosissimo. Talmente famoso che provando a cercare “Foster” su Google, mi ha dato il sito di un’azienda di prodotti caseari del Canada.
Max Gazzè, sempre con lo smalto uso “dita schiacciate nella porta” ha cantato vestito da prete manzoniano. In una delle varie interviste, avrebbe dichiarato di amare farsi fare la manicure dalla figlia, attrezzata anche di fornetto per la ricostruzione professionale. Piccole estetiste crescono.
Il terzo ospite, un armadio a due ante che gioca a rugby. Un esilarante scambio di battute con la Littizzetto e un Fazio che con finto entusiasmo, giubila per aver ricevuto in dono la maglia del giocatore; lo stesso entusiasmo di quando ricevi il trentesimo set alla lavanda come regalo di Natale.
Poi Chiara vestita da abatjour, i Marta sui Tubi (di scarico), Malika Ayane che non si è ancora liberata del cicalino che ha ingoiato durante l’adolescenza.
Quarto ospite Claudio Bisio, che fa pentire tutti di aver pagato il canone Rai.
L’ultima terna dei magnifici 14 comincia con Elio e le Storie Tese vestiti da Maurizio Costanzo in sovrappeso, Marco Mengoni col solito smoking scelto dal catalogo “abiti per tabuto1998” e il duo Molinari-Cincotti che chiudono la kermesse musicale.
Come ultimi ospiti intervengono Andrea Bocelli – che ha cantato “La voce del silenzio” , “Love me tender” e “Quizàs” , accompagnato dal figlio Amos- e una cantante, conosciutissima non so da chi, che ci dà il colpo finale, con un pezzo appropriato per la messa cantata della Quaresima.
Prima del finale col botto, vengono consegnati sia il premio Mia Martini che quello per il miglior arrangiamento a Elio e le storie tese.
La classifica della terzina vincente arriva alle 24.20, annunciando che il vincitore è tra: Elio e le storie tese, Modà e Marco Mengoni. I tre si riesibiscono per l’ennesima volta, sfinendoci con un’altra esibizione e sfidandosi all’ultima nota. Vince Marco Mengoni.
Sanremo è finito, andate in pace.
I premi
Vincitore festival di Sanremo 2013: Marco Mengoni
Premio della critica: Elio e le storie tese
Premio miglior arrangiamento: Elio e le storie tese