di redazione
“Riconosciamo all’assessore Russo
un diverso modo di affrontare i problemi – ha detto il presidente
dell’Associazione Famiglie Persone Down, Giuseppe Rocca -, noi
siamo entrati con una richiesta e ne siamo usciti con una
proposta! L’assessorato ha istituto il Centro, coordinato dalla
dottoressa Maria Piccione, di cui si sentiva forte bisogno per
meglio programmare l’attivita’ che fino all’anno scorso viveva di
progetti annuali che non garantivano continuita’ assistenziale. Le
direzioni aziendali di Villa Sofia Cervello e Asp stanno operando
per razionalizzare e migliorare l’accesso alle cure: adesso
puntiamo, per esempio, a far fare gli esami di routine tutti in
unico giorno, alleggerendo il peso delle famiglie. Speriamo che
altre istituzioni abbiano la stessa sensibilita’ e possano
prevedere l’inserimento lavorativo di questi ragazzi”.
“Per loro – dice Rosalia Spinnato, uno dei genitori – e’
importante non disperdere quel patrimonio di competenze sociali
costruito giorno per giorno a scuola. Un progetto di inserimento
professionale ne aiuta lo sviluppo e la crescita dell’autonomia,
importantissima per il “dopo di noi”, nella speranza che al
percorso sanitario si possa accostare al piu’ presto un percorso
sociale di inclusione, anche lavorativa.”
gm/mav
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