Sanita’: potenziata diagnosi Hpv Ospedale Civico Palermo

Potenziata all’Ospedale Civico di Palermo la diagnosi del papilloma virus (HPV), una delle patologie ginecologiche piu’ diffuse ma anche piu’ insidiose perche’ puo’ evolversi in c…

{jumi [code/google200x200.html] }

di redazione

Palermo, 12 set – Sanita’ – Potenziata all’Ospedale Civico di Palermo la diagnosi del papilloma virus (HPV), una delle patologie ginecologiche piu’ diffuse ma anche piu’ insidiose perche’ puo’ evolversi in cancro del collo dell’utero che e’ dopo il cancro della mammella il tumore piu’ frequente nella donna. Nell’unita’ operativa di Ostetricia e Ginecologia viene utilizzato un nuovo metodo diagnostico che permette di indirizzare l’attenzione del medico e della paziente solo verso i casi veramente a rischio, tranquillizzando tutte le altre donne infette ma che non corrono il pericolo di sviluppare il cancro.Il test che rileva la presenza di oncoproteine E6/E7 autorizza il medico a proseguire nelle indagini diagnostiche (colposcopia,biopsia,etc.), e rivela le infezioni a rischio molto prima che ci siano alterazioni cellulari evidenziabili.”Il principale vantaggio di questo esame – sottolinea il primario Luigi Ali’o – e’ proprio quello di permettere di effettuare una corretta scrematura delle pazienti veramente a rischio consentendo un piu” precoce trattamento di esse, escludendo le altre, e evitandogli, di conseguenza, inutili e ulteriori accertamenti”. Il test viene eseguito come un normale striscio o pap- test, e si puo’ effettuare presso l’Unita’ operativa di Ginecologia ed Ostetricia prenotandosi con una telefonata allo 0916662507 tutte le mattine dalle nove alle dodici.L’esame verra’ poi letto dal laboratorio di Virologia dell’Ospedale Civico diretto da Francesca Di Bernardo.

Circa il 75% delle donne, dopo due anni di rapporti sessuali e’ positiva all’infezione da papillomavirus (HPV): in circa l’80% entro cinque anni regredisce spontaneamente. Su oltre cento tipi di virus HPV, solo pochi sono ad alta aggressivita’, e questi danno circa un 20% di infezioni ad alto rischio. Di queste solo lo 0,4% e’progressiva verso lesioni precancerose o tumorali. Finora il pap-test e l’ identificazione del virus tramite il test al DNA rilevavano l’eventuale infezione e se il virus presente era ad alta o a bassa aggressivita’, nulla dicevano circa la possibile evoluzione tumorale o meno della infezione.ags