SANITA’: RUSSO AVVIA PROGETTO PER INSERIMENTO LAVORATIVO DEI DOWN

Regione Sicilia

E’ operativo all’interno
dell’assessorato regionale della Salute un progetto pilota per
l’avviamento al lavoro di quattro giovani down (tre ragazzi e una
ragazza) ai quali sono stati affidati compiti di accoglienza e
comunicazione. I ragazzi, Fabiola Carabillo’, Francesco Gliubizzi,
Giuseppe Lu…

Regione Sicilia

di redazione

E’ operativo all’interno
dell’assessorato regionale della Salute un progetto pilota per
l’avviamento al lavoro di quattro giovani down (tre ragazzi e una
ragazza) ai quali sono stati affidati compiti di accoglienza e
comunicazione. I ragazzi, Fabiola Carabillo’, Francesco Gliubizzi,
Giuseppe Lupo e Francesco Arena sono divisi tra le sedi dei due
dipartimenti dell’assessorato. Per loro e’ previsto un impegno di
tre ore al giorno, dal lunedi’ al venerdi’. A seguirli nella loro
attivita’ ci sono due tutor, Mauro Burgio e Marcella Rizzo, e una
psicologa, Daniela Raineri, messi a disposizione dall’Associazione
Famiglie Persone Down di Palermo.
L’associazione dei familiari, nel corso di un incontro avvenuto
qualche settimana fa, aveva esposto la necessita’ di accompagnare
l’attivita’ del Centro di riferimento per i Down – istituito con
decreto dell’assessore gia’ un anno fa – spiegando come, finita la
scuola, per i ragazzi down ci sia il rischio di perdere le
competenze sociali acquisite perche’ manca un tessuto che li
accolga.
“Credo molto in questo progetto – ha commentato l’assessore
regionale per la Salute, Massimo Russo, che ha fortemente voluto
portare avanti questa iniziativa – e sono convinto che aprira’ la
strada ad altre iniziative del genere, magari da estendere ad
altre aziende sanitarie della regione o in altri uffici pubblici
della Regione siciliana. Il progetto sta dando ottimi risultati
considerato che i ragazzi sono molto gentili, disponibili e
comunicativi e svolgono compiti di assoluta utilita’ come la
distribuzione della posta, le fotocopie, la scannerizzazione di
documenti, l’accompagnamento dei visitatori nei vari uffici e la
illustrazione al pubblico di progetti socialmente utili come ad
esempio “Farmadono”, il progetto per donare farmaci non piu’ in
uso in modo che possano essere utilizzati dai meno abbienti con
l’ausilio dei servizi farmaceutici delle Asp. E’ un modo serio per
aiutare questi giovani ad aiutarci, per favorire la cultura
dell’integrazione nel rispetto delle diverse abilita’ di
ciascuno”. (Segue).
gm/mav
111016 Feb 12 NNNN