di redazione
L’assessore regionale per la Salute,
Massimo Russo, ha ricostruito oggi, in commissione Sanita’,
all’Ars, la vicenda avvenuta venerdi’ scorso, a Lipari, dove una
donna alla 32esima settimana di gravidanza e’ stata salvata grazie
all’immediato trasferimento all’ospedale Papardo di Messina, dopo
aver perso il proprio bambino a causa del distacco della placenta.
“E’ stato certamente un episodio di buona sanita’ – ha esordito
Russo – anche se purtroppo non c’e’ stato nulla da fare per
salvare il bambino, che era giunto a Lipari gia’ in condizioni
critiche. La ricostruzione minuto per minuto di quanto e’ accaduto
conferma che l’organizzazione del servizio di emergenza urgenza
del 118 ha fatto in pieno ilproprio
dovere. Una vicenda dai contorni molto chiari che nessuno puo’
strumentalizzare per alzare polveroni sulle scelte
dell’amministrazione regionale in tema di punti nascita assunte in
coerenza con il quadro normativo nazionale”.
Russo, a questo proposito, ha letto una recente lettera del
Ministro della Salute, Renato Balduzzi, in cui si da’ atto che la
Regione siciliana, in seguito all’accordo assunto in Conferenza
delle Regioni nel dicembre del 2010, “si e’ gia’ adoperata per una
tempestiva riforma del settore materno – infantile” e che e’
consentita la permanenza di punti nascita con meno di 1000 parti
all’anno “e comunque non al di sotto dei 500 solo sulla scorta di
motivate e specifiche valutazioni, cosi’ da evitare di creare
situazioni di ingiustificato privilegio per questa o quella area
geografica del Paese”.
“C’e’ ancora qualcuno – ha aggiunto Russo – che per motivi
strumentali e demagogici vorrebbe far credere che la Sicilia sia
diversa dal resto d’Italia, ma noi abbiamo il dovere di tenere ben
dritta la barra del timone. Sulla scorta di quanto ci hanno
richiesto tutti gli esperti del settore e le piu’ importanti
societa’ scientifiche, abbiamo deciso di privilegiare la sicurezza
delle donne, dei bambini e degli operatori sanitari e di puntare
alla riduzione degli indici di mortalita’ perinatale. Dove e’
stata prevista la dismissione del punto nascita, abbiamo
contestualmente disegnato percorsi nascita che metteranno in
condizione ginecologi ed ostetrici di svolgere al meglio il
proprio lavoro, che e’ quello di assistere la donna gravida fino
al momento del parto. Sono certo che le donne in gravidanza
preferiscono partorire in un luogo sicuro per se’ e per i loro
bambini anche se in un comune vicino”.
Russo ha poi ribadito che insieme al Ministero della Salute si sta
lavorando a un progetto pilota per le isole minori che dovra’
garantire la massima assistenza al parto delle donne residenti
nelle isole e coniugare dunque le esigenze di sicurezza con le
specificita’ delle comunita’ isolane.
gm
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