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di redazione
Palermo, 12 set – ”Rivolgiamo un appello alla
politica affinche’ non metta mano alla nuova rete siciliana
dei punti nascita”. E’ questo il monito lanciato oggi a
Palermo da SIGO (Societa’ Italiana di Ostetricia e
Ginecologia), AOGOI (Associazione Ostetrici Ginecologi
Ospedalieri Italiani), FESMED (Federazione Sindacale
Dirigenti Medici) SIN (Societa’ Italiana di Neonatologia) e
AIOP (Associazione Italiana Ospedalita’ Privata). I
rappresentanti delle Societa’ Scientifiche chiedono che sia
pienamente applicata sull’isola la Riforma Fazio 2010 sui
reparti materno-infantili. La legge, approvata dalla
Conferenza Stato-Regioni, prevede la chiusura di tutte quelle
strutture sanitarie che eseguono meno di 500 parti l’anno e
che non sono in grado di garantire guardia attiva ostetrica
24 ore su 24 . ”La nuova rete dei punti nascita in Sicilia
e’ il frutto di uno straordinario lavoro di e’quipe condotto
insieme da rappresentanti delle Societa’ Scientifiche e i
migliori professionisti siciliani. Uno sforzo responsabile
che ha rispettato gli accordi raggiunti in Conferenza Stato
Regioni e che ha guardato soprattutto al tema della sicurezza
di madri e nascituri”. ”La Sicilia – ricordano gli
esponenti delle Societa’ Scientifiche – aveva fatto
registrare dati preoccupanti su mortalita’ perinatale e
incidenza dei tagli cesarei ed era chiamata ad interventi di
riordino e razionalizzazione. Per questo e’ stato previsto
anche il potenziamento dei servizi di trasporto per le
emergenze neonatali (Sten) e del materno-assistito (Stam), lo
sviluppo e l’implementazione delle metodologie del parto
indolore”.”Nessuna azione demagogica e strumentale –
sostengono i rappresentanti delle Societa’ Scientifiche –
potra’ sminuire il lavoro svolto fino ad oggi che attribuisce
alla Sicilia il primato di riforme, avviate ed in itinere,
riconosciuto nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni e
preso a modello da altre Regioni”. ”Il quaderno della
gravidanza, i protocolli per la gestione della gravidanza a
termine e delle gravidanze a rischio, la promozione della
parto-analgesia e dell’allattamento al seno e il programma di
sviluppo delle competenze degli operatori – concludono –
rappresentano punti di forza per il miglioramento della
qualita’, della sicurezza e degli esiti delle prestazioni
sanitarie. Bisogna, infine, ribadire lo spirito di
collaborazione degli operatori di tutta l’area
materno-infantile e dei componenti del tavolo tecnico nel
credere e realizzare, nel modello vincente del vero ”gioco
di squadra” tra operatori sanitari, istituzioni e politica.Un modello condiviso, in considerazione dei risultati
raggiunti e da raggiungere, che risulta insostituibile e
inarrestabile”.
red/mpd
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