di redazione
Ecco il testo della lettera aperta
ai cittadini diffusa oggi, nel corso della conferenza stampa che
si e’ svolta all’assessorato regionale della Salute, dal direttore
generale Lucia Borsellino, dal capo della segreteria particolare
Carlo Maiorca e dal capo della segreteria tecnica Angelo Aliquo’.
“Rompiamo, nostro malgrado, il riserbo a cui ci siamo sempre
ispirati. Sentiamo il bisogno di esprimere tutto il nostro disagio
per equazioni tanto facili quanto superficiali, per la
mortificazione nel subire una retorica buona solo per apparire e
per il cinico qualunquismo con il quale si finisce per alterare la
realta’ dei fatti e dei risultati con cui ci misuriamo ogni
giorno, senza guardare ne’ calendari ne’ orologi, affrontando e
vincendo resistenze di ogni genere. Da quattro anni abbiamo avuto
la possibilita’ di lavorare alla ristrutturazione di un sistema
che faceva acqua da tutte le parti. Ci saremmo aspettati supporto,
incoraggiamento, analisi lucide e critiche costruttive. Abbiamo
sempre e solo visto, invece, e piu’ che mai in questi giorni,
subdoli tentativi di creare isolamento, invitando a farsi da
parte, a tirare le conseguenze. Non abbiamo visto questi
rappresentanti della societa’ civile, a vario titolo, ne’ i media,
fermarsi serenamente a riconoscere e far conoscere i fatti ne’
apprezzare i risultati, riconosciuti e validati da Ministeri,
fondazioni e Centri studi universitari.
A chi giova interrompere questi risultati’ A chi giova non
alimentare la fiducia in una Sicilia capace di farcela da sola,
con le migliori forze della sua terra’ A chi giova parlare sempre
di mafia in Sicilia e non parlare mai dei siciliani che la mafia
la combattono ogni giorno facendo semplicemente il proprio dovere’
L’autonomia e’ una responsabilita’, individuale e collettiva, da
costruire. Per questo, consapevoli di valori condivisi da e con i
nostri padri, chiediamo e speriamo che il metodo di lavoro
dell’assessore Massimo Russo possa contribuire a cambiare in
meglio la cultura della gestione della cosa pubblica.
Siamo certi, del resto, che dinanzi all’oggettivita’ di eventuali
fatti incompatibili con questi valori anche le scelte del nostro
assessore, cui fino ad ora abbiamo chiesto di restare, non
potranno che essere consequenziali. Abbiamo lavorato con lui per
istituire un presidio di legalita’, sostituendo la cultura del
favore con quella del servizio pubblico, e sentiamo di poter far
nostro l’appello del Presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano: “Aprite le porte e le finestre per rinnovare la
politica e la societa’ nel segno delle legalita’ e della
trasparenza”.
Nel frattempo continuiamo ad onorare le nostre vittime della mafia
facendo il nostro dovere, distinguendo le persone dalle
istituzioni, rispettando i basilari principi di civilta’
giuridica, lavorando per la Sicilia e i siciliani. Testimoni di un
cambiamento possibile, chiediamo alla societa’ civile, in tutte le
sue componenti, di comprendere il lavoro svolto, di giudicare
obiettivamente i risultati ottenuti e di poter continuare a
lavorare, uniti, per completare e migliorare il percorso di
riforme gia’ iniziato”.
gm
251232 Mag 12 NNNN
Novità sul fumo di sigaretta: devi smettere prima di subito. La novità è costosissima In…
Giornata all'insegna del tempo instabile specie sui settori settentrionali della regione con nuvolosità irregolare associata…
I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno eseguito un decreto di sequestro conservativo ante…
Secondo i Giudici della Corte di Cassazione, in tema di condominio negli edifici, le spese…
Maria Ruggia, una donna di 76 anni originaria di Menfi, è deceduta all'ospedale Ingrassia di…
Addobbare a festa la tavolata di Natale è quasi un rito per le famiglie di…