DELIA (CL) – Rimodulati quasi tutti i progetti terapeutici degli ammalati “psichici” ricoverati per favorire il loro reinserimento nella vita sociale, alleggerire l’impatto sanitario delle strutture di ricovero e far si che l’esperienza terapeutica e “residenziale abitativa” diventi sostenibile dal punto di vista umano ed economico.
«Siamo tra i primi nella provincia di Caltanissetta ad avere iniziato questo percorso innovativo – ha detto il sindaco Gianfilippo Bancheri. Con questa sperimentazione siamo riusciti a raggiungere degli obiettivi inimmaginabili fino a qualche anno fa. E questo grazie alla collaborazione tra i Servizi sociali del Comune, il Dipartimento di Salute Mentale (Dsm) di Caltanissetta, la “Comunità Alloggio”, il “Centri Diurno” e i “Gruppi Appartamento”. Il lavoro fatto è stato quello di rivalutare i progetti terapeutici di ogni paziente e monitorare gli eventuali progressi raggiunti. Si tratta di un percorso nuovo, mai intrapreso prima dalle amministrazioni che mi hanno preceduto».
Il ragionamento fatto dal sindaco è stato quello di favorire, nel rispetto della normativa vigente, un percorso di salute mentale nuovo per consentire il progressivo e graduale inserimento degli ammalati “psichici” in strutture a minore impatto sanitario. Un’idea questa che si è dimostrata vincente grazie al dialogo e alla sinergia dei vari soggetti istituzionali e privati che hanno saputo rivedere e rivalutare i bisogni dei pazienti in funzione della specifica fase terapeutica.
«Il monitoraggio periodico dei pazienti ha dimostrato nel tempo – ha detto l’assessora ai Servizi sociali, Maria Concetta Giuliana – che i soggetti osservati mostravano spesso segni di evidente miglioramento e che il bisogno di assistenza prettamente sanitaria e psichiatrica richiesta diminuiva di pari passo. Fatto questo che richiedeva un cambiamento del percorso riabilitativo in atto, possibile oggi grazie alla sottoscrizione del protocollo d’intesa, con nuove modalità d’intervento, predisposto dal Dsm di Caltanissetta».
«Si tratta in sostanza – ha detto da parte sua il responsabile dei servizi sociali, Rocco Di Caro – di un percorso di riabilitazione che punta ad aumentare la qualità della vita delle persone con disagio psichico coinvolti nei vari progetti terapeutici. Un percorso che ha come scopo quello di riportare il soggetto, ove possibile, in un contesto abitativo sempre più autonomo e ad un suo reinserimento nella vita sociale».
«Ciò di cui andiamo fieri – ha detto infine il primo cittadino – è di avere colto subito l’importanza umana, sociale ed economica, del nuovo orientamento indicato dall’Amministrazione regionale sanitaria e di avere agito in armonia con il Dsm di Caltanissetta».
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