“Il Governo deve prendere atto di quanto affermato dalla Commissione Europea, in sede di Comitato Economico e Sociale europeo, lo scorso 15 marzo e dare applicazione alla direttiva che prevede la possibilità di sopprimere progressivamente l’uso del mercurio in odontoiatria entro la data del 1 luglio 2012”.
Questa la dichiarazione dell’On. Domenico Scilipoti, segretario politico del Movimento di Responsabilità Nazionale, in occasione dell’incontro del gruppo di lavoro Forum Mercurio Zero, riunitosi a Palazzo Marini, presenti il Dottor Raimondo Pische, fondatore e Presidente di A.I.O.B e il Dottor Volfango Perotti, responsabile MRN per la provincia di Terni. “Occorre interrogarsi su quanto già evidenziato dal decreto Sirchia del 10 di Ottobre del 2001 (come da Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, del 9 Novembre 2001, Serie generale, n.261), nel quale – continua il deputato MRN – si raccomanda di evitare, per prudenza, la posa e la rimozione dell’amalgama in pazienti con allergia per l’amalgama, in gravidanza, in allattamento, in bambini al di sotto dei sei anni, in pazienti con gravi nefropatie. Ragionevolmente queste categorie sono più sensibili alla tossicità del mercurio ma, al contempo, sono testimonianza evidente dell’esistenza di un pericolo reale per la salute umana e, di riflesso, per l’ambiente”. “Di questo problema – continua l’On Domenico Scilipoti – deve farsi garante lo Stato attraverso il Sistema Sanitario Nazionale e operare per individuare, all’interno delle strutture ospedaliere, dei Dipartimenti di Medicina Olistica con la finalità di tutela della salute e del benessere dei cittadini così da assicurare, a chiunque, la possibilità di accedere alle cure necessarie alla disintossicazione dai metalli pesanti. Appare ragionevole – incalza il deputato MRN – abbandonare l’uso degli amalgami al mercurio, probabile causa della comparsa di malattie come Alzheimer, Parkinson, Sclerosi multipla e altre patologie tra cui quelle autoimmuni, di cui a tutt’oggi si fa carico, sul piano economico, lo Stato”. “Credo sia opportuno prendere in considerazione anche la riconversione di strutture dismesse o in disuso – conclude l’On. Scilipoti (MRN) – creando, al contempo, nuovi posti di lavoro e strutture collaterali che operano sinergicamente sul territorio”. (Uff. St. On. Scilipoti)
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