San Giovanni Li Cuti, una spiaggia per tutti ma non per i disabili
CATANIA – Un’area bellissima, piena di bagnanti dove, però, regna l’inciviltà e la maleducazione.
Il sopralluogo
Questo è il risultato del sopralluogo effettuato ieri dalla commissione comunale al Patrimonio nella spiaggetta di San Giovanni Li Cuti. Un luogo dove chiunque ha il diritto di fare il bagno o comunque avvicinarsi, in totale sicurezza, al mare per ammirare una delle zone più suggestive di Catania.
«Il problema è che qui non c’è rispetto nemmeno per i diversamente abili- afferma il presidente della commissione Salvatore Tomarchio – una situazione incresciosa che, insieme ai colleghi consiglieri, abbiamo riscontrato più volte nella stessa mattinata».
«La passerella per i portatori di handicap – prosegue Tomarchio- dovrebbe essere utilizzata quasi esclusivamente da loro per raggiungere il mare. Anche i normodotati posso usarla, ma il problema di fondo è che lo scivolo di legno è stato convertito dai soliti incivili in una specie di solarium aggiuntivo dove ci si può sdraiare, prendere il solo oppure restare comodamente seduti con l’impiego delle sdraio. In queste condizioni come può arrivare al mare chi è costretto a muoversi sulla sedia a rotelle? Deve chiedere permesso e fare lo slalom tra i bagnanti».
Mancanza di sicurezza
Dalla passerella alla sicurezza. La mancanza di un presidio delle forze dell’ordine a San Giovanni Li Cuti è un’altra questione al centro delle segnalazioni della commissione al Patrimonio. «Rispetto al passato l’area è più pulita- dice il presidente della commissione al Patrimonio- qui per anni hanno operato alcuni volontari che ci hanno dato una lezione di civiltà molto importante. La presenza della divisa potrebbe essere un ottimo deterrente contro alcuni maleducati e, al tempo stesso, garantire un intervento tempestivo delle forze dell’ordine in caso di emergenza».