Palermo, 16 Gen. – ”Di sicuro c’è solo che è morto” scriveva Tommaso Besozzi su L’Europeo il 16 luglio 1950, per raccontare ai suoi lettori della fine di Salvatore Giuliano, il bandito di Montelepre.
In realtà, per giungere a quella sicurezza, abbiamo dovuto aspettare fino a oggi.
Il Gip di Palermo, infatti, ha archivia l’indagine sul cadavere di Salvatore Giuliano, che era stato riesumato il 28 ottobre 2010, nell’ambito dell’indagine aperta dalla Procura per verificare se nella tomba vi fossero davvero i resti del bandito di Montelepre – ucciso il 5 luglio 1950 – o quelli di un sosia.
L’esame del Dna sui resti di Salvatore Giuliano aveva dato un tasso di attendibilità superiore al 90%, confermando così che quello riesumato era realmente il cadavere del bandito.
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