Salemi: Sgarbi si dimette da sindaco dopo proposta scioglimento comune

Vittorio Sgarbi lascia la carica di sindaco di Salemi. E’ stato lo stesso critico d’arte a dare la notizia all’Ansa. ”Mi sono dimesso da sindaco di Salemi.

di redazione

Vittorio Sgarbi lascia la carica di sindaco di Salemi. E’ stato lo stesso critico d’arte a dare la notizia all’Ansa. ”Mi sono dimesso da sindaco di Salemi. Grazie agli ispettori del ministero che hanno mostrato cose di cui non mi ero accorto”. Solita provocazione o questa volta notizia reale? ”Mi sentivo in pericolo e me ne torno al Nord. Incontrero’ il ministro Cancellieri alle 9 di mercoledi’ prossimo per riferire il mio compiacimento per questa scelta” La decisione arriva dopo la proposta di scioglimento del Comune per presunte infiltrazioni mafiose da parte degli ispettori del ministero dell’Interno.

 

“Speriamo che Sgarbi abbia veramente finito con le farse a Salemi. Centinaia di volte ha ‘minacciato’ le dimissioni e poi è sempre tornato sulla poltrona. Adesso, visto che sono state dimostrate le drammatiche conseguenze della sua frequentazione con Pino Giammarinaro sulla città, deve lasciare Salemi sul serio”. Così Sonia Alfano, eurodeputata IdV e presidente dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia.

“Quasi un anno fa, in occasione dell’operazione ‘Salus Iniqua’, ho chiesto ufficialmente al Ministero dell’Interno di inviare una Commissione prefettizia e di valutare la richiesta di scioglimento. Il mio documento è stato inviato per conoscenza anche al Prefetto di Trapani”.

“Di cosa non si era accorto Sgarbi? Di essere amico di un ex latitante e presunto mafioso già sottoposto a sorveglianza speciale?” – si chiede l’europarlamentare. “Eppure – sottolinea – io queste sue scandalose amicizie le avevo denunciate in campagna elettorale, quando insieme ad un gruppo di ragazzi fui aggredita dai ‘picciotti’ di Giammarinaro su ordine di Sgarbi, così come per tre anni sono stata l’unico esponente politico che ha contrastato le sue assurde iniziative, a cominciare dal museo della mafia inaugurato con tanto di negazionismo sul fenomeno. Ho dovuto sopportare insulti, aggressioni, denunce (queste ultime tutte archiviate, ovviamente). Io e gli altri familiari delle vittime di mafia siamo stati offesi e calunniati da Sgarbi: accusò l’associazione che presiedo di fare sperpero di soldi pubblici, pur sapendo perfettamente che ci siamo sempre autofinanziati”.

“Spero che per Salemi possa cominciare una nuova era – conclude – all’insegna della legalità e della trasparenza”.